L'opera d'arte stravolge l'antico palazzo: le volte a strisce e le pareti verde acido. Indagato l'ex sindaco

L'opera d'arte stravolge l'antico palazzo: le volte a strisce e le pareti verde acido. Indagato l'ex sindaco
Un'opera d'arte moderna realizzata nel Palazzo Baronale Mattei di piazza Margherita, dall'artista Daniel Buren e mai rimossa. Buren dopo uno scambio epistolare con la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un'opera d'arte moderna realizzata nel Palazzo Baronale Mattei di piazza Margherita, dall'artista Daniel Buren e mai rimossa. Buren dopo uno scambio epistolare con la Fondazione Focara, guidata all'epoca dei fatti (2017) dal presidente e sindaco di Novoli Gianmaria Greco, prevedeva la pitturazione delle pareti di una sala dell'edificio del XVI secolo, di colore verde acido, con decorazioni di strisce orizzontali bianche e nere. Un'opera che sarebbe dovuta essere soltanto temporanea secondo i contratti sottoscritti tra il pittore francese e l'Ente.

L'inchiesta

La rimozione non è mai stata effettuata nonostante tre amministrazioni e le sollecitazioni del Sovrintendente. Da qui l'inchiesta della magistratura, che nei mesi scorsi ha incaricato il comandante della polizia Francesco Miglietta di raccogliere elementi utili a comprendere se vi siano state responsabilità. Sulla vicenda è intervenuto Giacomo Zaza, che chiede chiarimenti e ferme prese di posizione. «Nell'annuale attesa che l'intervento di Buren al Palazzo Baronale di Novoli, realizzato in forma temporanea nel 2017, sia rimosso, e con in corso un'indagine giudiziaria, auspico che venga individuata una dinamica, o i responsabili della mancata rimozione ed esprimo il mio forte scontento sui comportamenti delle amministrazioni di Novoli e della Fondazione - sostiene - che per anni non hanno recepito l'urgenza della rimozione né dato risposte ai solleciti e alle mie segnalazioni, unite in prima istanza a quelle della Sovrintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio di Lecce».

 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia