Novoli, appello per il palazzo del '500: «Un albero di fico lo sta distruggendo»

Novoli, appello per il palazzo del '500: «Un albero di fico lo sta distruggendo»
«Quell’immobile del 500, abbandonato al suo triste e degradato destino nel cuore del centro storico di Novoli, rischia di essere mangiato dalla vegetazione e da un...

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«Quell’immobile del 500, abbandonato al suo triste e degradato destino nel cuore del centro storico di Novoli, rischia di essere mangiato dalla vegetazione e da un fico selvatico, che ormai lo avvolge quasi completamente minacciando la tenuta del suo bellissimo portale d’ingresso». Con una segnalazione scritta, inviata sia a Maria Piccarreta, direttrice della Soprintendenza beni architettonici paesaggio e storico artistico demoetnoantropologico, oltre che poi al sindaco di Novoli Marco De Luca, un cittadino novolese, il giornalista e studioso di storia locale Dino Levante, foto alla mano ha denunciato il grave stato di abbandono dell’immobile storico situato in Via Lecce, in zona ricadente come detto, nel centro storico del comune nord-salentino.

Lo stabile di proprietà privata

«Segnalo - scrive Levante nella sua missiva - che a Novoli, in via Lecce al civico 42, è ubicata un’abitazione storicamente rilevante per il fatto di avere al suo ingresso un ‘arco bugnato di rara maestria, risalente al XVI secolo’. Uno stabile importante, reperti e fonti alla mano, che presenta tra l’altro anche un balcone con riferimenti del XVIII secolo, di proprietà privata, appartenente agli eredi dell’avvocato Romeo Franchini, ex sindaco del Comune. L’immobile che confina sia con l’ex Ipab Istituto Vincenzo Tarantini di proprietà del Comune di Novoli sia con altre abitazione private, ha purtroppo tra le sue peculiarità il fatto che la sua costruzione, di certo interesse storico-artistico, ad oggi e da decenni ormai è abbandonata a suo triste destino pur insistendo – sottolinea Levante - in zona A1 (Centro storico), pertanto da considerarsi sottoposta automaticamente a vincolo, pur non notandosi alcun intervento atto alla tutela e alla salvaguardia dello stesso bene».

La richiesta

Proprio alla base di questi presupposti il giornalista novolese ha voluto denunciare il fatto che, come si può notare anche dalle foto, «nell’interno della stessa proprietà è nato e cresce vigoroso un albero di fico con rami e diramazioni di radici che, con il tempo e le piogge stagionali non può che crescere e ampliarsi, pregiudicando la stabilità della facciata sulla via Lecce dell’intero prospetto, già sollecitata dalle vibrazioni dei veicoli che vi passano a meno di mezzo metro». Da qui la richiesta finale di tutela e salvaguardia del bene. «Chiedo che la Soprintendenza ed di prendere in considerazione un suo intervento presso l’Ente locale e gli interessati, secondo quanto stabilito dalla legge, in modo tale da attivarsi in tempo perché un’altra traccia storico-artistica tangibile della mia comunità non venga irrimediabilmente distrutta o seriamente compromessa anche dall’incessante traffico che su quella via fa transitare tutti i veicoli (bus e camion pesanti compresi) in direzione del capoluogo salentino».

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Quotidiano Di Puglia