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Nell'azienda agricola coltivava piante di marijuana: per questo, Daniele Vitale, 37 anni, di Novoli, è stato arrestato dai carabinieri del Nor e poi ieri rimesso in libertà dal giudice Cinzia Vergine. I controlli nell'azienda, che è nata proprio per la coltivazione della canapa, rientravano nella più ampia, quotidiana attività di contrasto alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. E, nello specifico - come è scritto nella nota diramata dal comando provinciale dell'Arma - i militari hanno rinvenuto 550 piante di “erba” in piena vegetazione, altre 75 in fase di essiccazione insieme a ben 17,2 chiili di marijuana già confezionazionata in pacchi di plastica trasparente.
L'intera piantagione, dopo la campionatura mirata a conoscere la concentrazione di principio attivo nelle piante, è stata sottoposta a sequestro perché venga poi distrutta.
Accompagnato dal legale Francesco Tobia Caputo, Vitale è comparso questa mattina dinanzi al giudice Cinzia Vergine ed ha risposto alle sue domande spiegando quale sia e come si svolga la sua attività.
Proprio l’azienda di Novoli oggetto dei sequestri lo scorso agosto aveva ricevuto la visita di Ornella Muti e della figlia, Naike Rivelli, che con una serie di post su Instagram avevano annunciato la nascita dell’associazione “Ornella Muti Hemp club”, con lo stesso Vitale come segretario, e con obiettivo quello di incoraggiare la produzione della canapa per dar vita a una serie di iniziative di green economy.
Quotidiano Di Puglia