Must ripulito. «Ma ora serve un direttore»

Commissione itinerante al Must
«Avere un direttore artistico è indispensabile. Serve una personalità che possa essere una figura di raccordo tra Comune e Must». Seconda seduta...

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«Avere un direttore artistico è indispensabile. Serve una personalità che possa essere una figura di raccordo tra Comune e Must». Seconda seduta itinerante per la commissione Cultura che ieri mattina è stata impegnata in un nuovo sopralluogo all’interno del Museo Storico Cittadino. Dopo la prima visita effettuata qualche giorno fa - cui era seguita la denuncia pubblica da parte di alcuni consiglieri di opposizione circa lo stato di degrado in cui versa il museo -, la commissione si è riunita nuovamente per proseguire il giro all’interno del contenitore culturale del centro storico. Una visita effettuata insieme ai rappresentati di LeDa, l’associazione che gestisce i servizi e cura le attività interne, e questa volta alla presenza anche degli operatori della Lupiae Servizi, impegnati nella pulizia dei locali interni e degli ambienti esterni. A tenere banco è stata la discussione sulla mancanza di una direzione artistica del Must.

«È da un anno ormai che la struttura è priva di questa figura ovvero il punto di contatto tra il contenitore artistico e l’amministrazione – ha sottolineato la consigliera Federica De Benedetto -. Si proceda immediatamente a una nomina, anche optando per un affidamento temporaneo, e che magari coinvolga l’ex direttore». Fino a un anno fa, infatti, ad avere l’incarico era l’ex dirigente comunale Ninì Elia, oggi in pensione, che qualche giorno fa è intervenuto nel botta e risposta tra governo e minoranza per difendere il suo operato.
«Avere una direzione è indispensabile – ha aggiunto la consigliera Angelamaria Spagnolo -. Il ritardo sulla nomina credo dipenda dalla rotazione dei dirigenti che verrà a breve e che coinvolgerà anche il funzionario della cultura. È importante che nelle commissioni partecipi sempre il governo cittadino. Attendiamo un nuovo confronto con l’assessore che già in passato aveva spiegato il suo progetto ovvero mettere in rete i contenitori culturali. Prima di attaccare bisognerebbe conoscere quali sono i piani».
Più duro il consigliere Pierpaolo Patti: «I consiglieri comunali di opposizione farebbero bene a spiegare alla città come mai in questi anni il Must è stato tutto tranne che un museo storico, e come mai l’unico direttore che sono riusciti a nominare è stato l’allora dirigente del settore: una sorta di auto-nomina – si legge nella nota -. Il Comune sta ripensando la funzione del Must per poi procedere alla nomina di un direttore, ma sulla base di un progetto culturale chiaro e definito».
 
La richiesta di una direzione artistica è accolta con riserva dall’assessore alla Cultura Antonella Agnoli: «Prima di nominare un direttore bisogna decidere che tipo di indirizzo si vuol dare al Must, per capire che competenze debba poi avere questa figura, in modo che possa aiutarci a realizzare i progetti che abbiamo in mente. Io sono contenta del lavoro della commissione, così come sono contenta che in molti, tra cui l’ex sindaco e l’ex dirigente del settore Cultura e direttore del Must si siano espressi sul Museo storico della città. Terminate le visite e ascoltate le valutazioni dei consiglieri sulla mia persona e sul mio operato, nella prossima commissione Cultura sarò felice di descrivere i problemi individuati in questi mesi e le strategie che stiamo elaborando per l’ex convento di Santa Chiara - ha proseguito Agnoli - . Lo farò con spirito di collaborazione e di servizio, lo stesso che sono certa troverò in quanti sono interessati a dare finalmente una funzione e una vita a luoghi così belli e preziosi che la nostra città ha la fortuna di aver ereditato dal passato».

Altra questione, l’assenza di un’assicurazione che tuteli alcune opere presenti nel museo: «È un fatto grave – ha attaccato il consigliere Andrea Guido -. Queste opere col tempo si stanno usurando e gli artisti sono inferociti». «Verificherò con gli uffici – ha replicato l’assessore -. I reperti archeologici sono assicurati così come parte delle opere delle mostre provvisorie. Per il resto ci occuperemo della questione e interverremo nel merito». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia