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Erano le ore 11,30 del sabato santo e in quel preciso orario cessava di battere il cuore di Bruno Coppola, ultimo capostipite dei fratelli Coppola, figlio di Niccolò Coppola e Assunta Leopizzi, il più grande, il primo dei sei fratelli nella nascita e l'ultimo nella morte. Bruno Coppola, avvocato, aletino e salentino doc, aveva 98 anni, quasi un secolo di vita vissuta intensamente in un tourbillon di interessi che hanno dato di lui la precisa immagine di un uomo poliedrico che riusciva a spaziare dalla politica all'arte e al teatro passando attraverso il giornalismo e la passione per lo sport e per i viaggi.
Insomma 98 anni di una vita vissuta pienamente e ricca di un numero così alto di esperienze che forse ad un altro uomo non sarebbero bastate due vite per poter fare le stesse cose.
Chi era
Nasce il 12 febbraio del 1925, è il primo di sei figli, cinque maschi e una femmina e sin da giovanissimo comincia a dimostrare la sua indole positivamente irrequieta. Frequenta il collegio dell'accademia navale Morosini di Venezia nata nel 1937 sull'isola di Sant'Elena, una scuola che aveva il compito di preparare i giovani al servizio della Regia Marina e successivamente frequenta anche l'accademia navale di Livorno dopo di che effettua anche alcuni servizi sulle navi come commissario di bordo.
Gli studi lo portano poi a diventare avvocato e diventerà il legale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale a Lecce.
I circoli culturali
Tra la fine degli anni Sessanta e i primi degli anni Settanta, fonda dunque due circoli culturali che animarono la Lecce bene di quei tempi. "Amici del teatro" con sede al circolo cittadino diventa così una vera novità per la città proprio nel periodo in cui Ariston e Politeama erano punti di riferimento di grosse compagnie di grandi e noti attori di sceneggiati televisivi. A Lecce arrivavano dunque le grandi compagnie, si incontravano gli attori prima delle recite, si parlava dello spettacolo e in quell'occasione Bruno strinse una bella amicizia con Tino Buazzelli che, tra l'altro, fu ospite alla Vecchia Torre ed ebbe modo di gustare il brandy di suo nonno. Il secondo circolo politico culturale fu il "Circolo Salvador Allende", nato negli ambienti democratici della città sull'onda dell'emozione suscitata dal colpo di stato in Cile del 73. Iscritto all'ordine dei giornalisti, ha diretto il foglio del campeggio "La Vecchia Torre" ed è stato corrispondente per "Il Tempo" per le partite del Gallipoli negli anni '70. Grande amante dei viaggi, abile sciatore, anche diversi tipi di sport. Una vita vissuta pienamente dunque e in "moto perpetuo", quel moto che solo negli ultimi anni qualche acciacco aveva potuto fermare.
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