Quattordici anni. E' questa la condanna decisa dai giudici del tribunale di Lecce per il 71enne accusato di aver molestato i suoi nipotini, una bambina e un bambino, e una...
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L'atroce storia di violenze è emersa proprio grazie a quest'ultima bambina, che ha raccontato l'accaduto ai genitori.
Le due ragazze - che oggi hanno 13 e 25 anni - ed il ragazzo che di anni ne ha 19, hanno confermato di essere stati ripetutamente molestati e violentati. Fatti, taluni, piuttosto datati ma connotati dal coinvolgimento violento della sfera sessuale - hanno riferito questo le vittime - da restare incisi in modo indelebile nella loro memoria.
I fatti per i quali l'uomo è stato condannato sono collocati in periodi diversi. E diverso il grado di parentela con le vittime. Ad agosto dell’anno scorso per la ragazza oggi 13enne, affidata allo zio acquisito per il rapporto di fiducia che lo legava ai genitori. Fra gli anni 2005-2008 per la ragazza oggi 19enne costretta ad atti sessuali dal nonno. E sempre lo stesso imputato e con lo stesso grado di parentela è stato condannato per avere violentato fra il 2007 ed il 2010 la ragazza che oggi ha 25 anni.
Violenza sessuale aggravata dall’età della vittima e dal rapporto di parentele, il reato di cui risponde il 71enne. Palpeggiamenti, baci e rapporti sessuali completi si approfittando del riposino pomeridiano, durante il quale aveva i bambini in custodia, sia la sera, guardando sul divano programmi per soli adulti. Lo scenario delineato dalle testimonianze delle vittime è terrificante, turpe. Ancor più se si pensa che l'aziano godeve della fiducia dei genitori che gli affidavano i propri figli. Alla famiglia della nipote acquisita è stata riconosciuta una provvisionale di 20mila euro. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia