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Nessun abuso edilizio e tantomeno ha trovato riscontro nel processo con dibattimento in aula l'accusa che lo stabilimento balneare Mora Mora di San Foca (marina di Melendugno) fosse stato realizzato con abusi edilizi e che avesse occupato abusivamente il litorale non essendo stato smontato al termine della stagione estiva.
Il presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, Pietro Baffa, ha assolto l'amministratore Emanuele Piconese, 51 anni, a fronte di una richiesta di condanna ad un anno di arresto e ad una multa di 20mila euro.
Il processo
Fatto non sussiste, ha detto il dispositivo della sentenza in piena adesione agli orientamenti dei due pronunciamenti del Tar su questa vicenda.
I fatti
Il lido fu sequestrato a maggio del 2016 ed ebbe la facoltà d'uso per quella stagione e per il 2017 e per le stagioni successive. La sentenza di ieri ha rimosso definitivamente il sequestro. Una struttua di centotrenta metri quadrati ricadente sul demanio marittimo, il Mora Mora (che una volta si chiamava La Caciulara). Secondo gli inquirenti, il manufatto era stato «realizzato in assenza di titoli edilizi e dei previsti pareri relativi ai vincoli paesaggistici ed idrogeologici, nonché in difformità rispetto a quanto autorizzato dalla pertinente concessione demaniale». Le indagini erano state avviate a gennaio e si sono avvalse della consultazione di mappe demaniali, aerofotogrammetrie e banche dati a disposizione della Capitaneria di porto.
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