Tangenziali trasformate in discariche abusive: 80 tonnellate di rifiuti

Rifiuti ovunque. Tappeti di bottiglie di birra lungo gli spartitraffico o nei fazzoletti verdi, per così dire, di rotonde, scarpate, uscite e corsie di accelerazione....

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Rifiuti ovunque. Tappeti di bottiglie di birra lungo gli spartitraffico o nei fazzoletti verdi, per così dire, di rotonde, scarpate, uscite e corsie di accelerazione. Sacchetti di ogni genere, ingombranti, qualche pneumatico.


Le speranze di Lecce e del Salento di spiccare il volo verso un futuro di modernità, di affrancamento dallo stigma di un Meridione arruffone e arretrato, si incrinano percorrendo le tangenziali di Lecce e le tante strade che, da queste, si ramificano accompagnando attoniti automobilisti turisti compresi nei vari quartieri del capoluogo.

Lo scempio in tangeziale 


L'impresa Monteco, che si occupa della pulizia della città per conto del Comune, nei soli quattro mesi estivi del 2021 ha raccolto dalle tangenziali e dalle strade in uscita dal centro urbano ben 79,03 tonnellate di rifiuti. Una enormità. Di queste, 45 tonnellate sono scarti edilizi, a riprova che sono ancora tantissime le piccole imprese edili che si disfano in modo illegale di rifiuti speciali, scaricando sulla collettività un costo che dovrebbe essere incluso nel bilancio delle aziende. Ma tant'è.
Altre 24,3 tonnellate raccolte sono state conferite nell'indifferenziato: parliamo di sacchetti all'interno dei quali c'è anche materiale riciclabile, come alluminio, vetro, plastica, ma che per colpa di incivili ed evasori finisce in discarica, sempre a spese della comunità intera. Ancora, Monteco in quattro mesi ha recuperato dai cigli delle strade 5,1 tonnellate di ingombranti e una tonnellata di vetro e pneumatici.


Numeri che non possono lasciare indifferenti, tanto più se si pensa che dal 2018 a oggi il settore Ambiente del Comune ha speso circa 218mila euro per rimediare al fenomeno dell'abbandono con pulizie straordinarie delle sole strade periferiche. Pulizie che, qualche volta, si traducono in una rimozione di vere e proprie discariche abusive e sono quindi pagate dall'ente pubblico a Monteco extra capitolato, ovvero come un servizio aggiuntivo, spendendo denaro che, quindi, potrebbe essere meglio impiegato per manutenere il verde o per acquistare giostrine nuove per i bambini delle famiglie leccesi.

I rifiuti speciali abbandonati 


E come se non bastasse, se a essere recuperati da queste terre di nessuno che sono diventate le strade pubbliche, sono invece rifiuti speciali, la spesa lievita a dismisura perché, per esempio, nel caso dell'eternit, va raccolto, caratterizzato e, dopo l'assegnazione del codice Cer, inviato allo smaltimento in impianti specializzati.
Tornando all'estate, su incarico del settore Ambiente, Monteco ha provveduto a ripulire tutte le piazzole di sosta delle tangenziali e, grazie al supporto viabilità garantito dalla Polizia Locale, anche le rampe di accesso o uscita a queste strade a scorrimento veloce. L'ultimo intervento in ordine di tempo è costato 13mila euro e ha riguardato la pulizia degli svincoli e delle complanari della tangenziale est all'altezza dell'uscita per via vecchia Lizzanello, comprese Via Camassa, Via Vecchia Lizzanello, Via De Chirico e la strada provinciale 41 all'altezza di Masseria Alpino.


Ma perché le lingue d'asfalto tornino a essere discariche abusive, cartoline della vergogna per i turisti di tutto il mondo, basteranno pochi giorni. Un cane che si morde la coda.
Palazzo Carafa ha ottenuto due differenti tranche di finanziamento da 5 milioni l'una - dal ministero dell'Interno per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Nel primo lotto di lavori - per il quale sarà impiegato circa un milione di euro - è compreso il rifacimento del manto stradale dei tratti più problematici della tangenziale est con tutti gli interventi necessari a prevenire gli allagamenti e il pericoloso fenomeno dell'aquaplaning lungo un'arteria che, nelle classifiche sul tema, risulta la più pericolosa della città capoluogo del Salento. Ebbene, 200mila del milione che verrà speso, sono serviti a ripulire i canali di scolo e le canalette che affiancano la carreggiata da tonnellate di lattine, bottiglie, eternit e sacchetti di rifiuti domestici, agilmente gettati dal finestrino delle auto in corsa da chi non ha rispetto per la comunità in cui vive e, forse, nemmeno per se stesso, visto l'elevatissimo numero di incidenti stradali causato, negli anni, dalla pioggia.


«Al momento abbiamo ripulito quasi due chilometri di tangenziale, concentrandoci sui tratti dove più spesso si creano allagamenti - dice a Quotidiano, l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci -  Puntiamo a completare tutta la Tangenziale con ulteriori risorse. È una impresa immane».
«La nostra città fa i conti con troppi incivili, che smaltendo illegalmente i propri rifiuti nelle campagne sottraggono ingenti risorse economiche al settore Ambiente ha aggiunto l'assessore al ramo, Angela Valli . Occorre un forte cambio di mentalità e una decisa censura sociale nei confronti di quanti abbandonano i rifiuti ai bordi delle strade. Le discariche abusive sono una colpa e una infamia per chi le provoca. È umanamente impossibile controllare h24 un territorio di più di 240 chilometri quadrati».


Eppure, bisogna fare di più, per ripulire Lecce e il Salento non solo dai rifiuti abbandonati, ma dall'onta di essere ritenuti, anche, terra di inciviltà.
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Quotidiano Di Puglia