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LA POLEMICA
Una cerimonia che però ha divuto fare a meno della presenza dei consiglieri comunali di opposizione che non hanno partecipato al voto e hanno abbandonato l'aula. «La minoranza in Consiglio Comunale di Lecce ha perso ancora una volta l'occasione per dimostrare rispetto per la costituzione e i suoi principi di libertà, giustizia ed equità, indipendentemente da qualsiasi appartenenza a razza, religione e genere - tuona su facebook il consigliere di Civica. Ernesto Mola - La minoranza non ha partecipato né al dibattito né al voto (esclusi gli assenti giustificati e il consigliere dei 5stelle). Qual è il messaggio che i consiglieri di minoranza hanno voluto dare? Che la lotta al caporalato non è stata una lotta di libertà per tutti i lavoratori? Che gli immigrati possono continuare a essere sfruttati? Che il colore della pelle scoraggia dal riconoscere i meriti a chi si è battuto per i diritti di tutti?
Davvero una misera, stantia figura da parte di una destra che non vuole diventare moderna e resta avvinghiata ai principi di un passato che speravamo ormai non più attuali».
«Non partecipare ad un momento come questo vuol dire non sentirsi destinatario del dettame costituzionale, non sentirsi parte della nostra comunità cittadina - dichiara invece il capogruppo di Lecce città Pubblica Pierpaolo Patti - Ecco perché il gesto della minoranza, fatta eccezione del movimento 5 stelle, di abbandonare l’aula è un fatto che giudico grave e squalificante per chi lo ha posto in essere e che da il senso dei preoccupanti fenomeni a cui stiamo assistendo».
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Quotidiano Di Puglia