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Green pass, stato di emergenza e disciplina del lavoro all’interno degli uffici giudiziari e funzione sociale dell’avvocato. Da oggi Green Pass obbligatorio per gli avvocati che vogliono accedere a Covid, nuobe, regola che vale anche per i magistrati e per il personale di cancelleria ma non per le parti del processo e per i testimoni. E continua il ricorso massiccio delle udienze da remoto, nel settore civile, allo scopo di scongiurare assembramenti nelle aule, avolte piccole come una stanza di casa, e nei corridoi.
Valore della persona
«Il momento storico che viviamo non è facile, ma non possiamo dimenticare e porre in evidenza che proprio in questi momenti difficili e particolari è necessario mantenere alto il profilo della vita umana e del valore della persona umana ad ogni livello, compreso quello lavorativo», sostiene in un intervento l'avvocato Salvatore Donadei, presidente della Camera Civile Salentina di Lecce e coordinatore regionale delle Camere Civili di Puglia, per rilevare anche la mancanza di uniformità nelle regole di trattazione dei processi e di accesso agli uffici.
Regole diverse
«Non possiamo, in nome dell’emergenza, accettare discriminazioni o prevaricazioni dei diritti fondamentali, se non motivati da una reale e concreta salvaguardia della salute umana.
Green Pass
Vi sono diverse modalità di accesso alle cancellerie persino tra tra un piano ed un altro. Da ultimo, gli avvocati, come i magistrati ed il personale di cancelleria, dovranno avere il green pass per accedere negli uffici, ma non le parti ed i testimoni. Ebbene, sarebbe opportuna una disciplina coerente ed omogenea che tuteli il lavoro degli avvocati, i quali, più di ogni altro operatore del diritto, hanno piena contezza della variabilità e lacunosità del sistema di lavoro nell’intero settore giustizia. Interpellare o ascoltare questa categoria certamente sarebbe utile per affrontare i problemi. L’avvocatura può reclamare a gran voce la sua funzione sociale, quale recettore di istanze e propositiva di soluzioni. È necessario ritrovare il dialogo, il ragionamento e la coerenza del sistema per consentire a tutti di lavorare nel modo più consono possibile a questa realtà».
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