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Intervenire nei quartieri di Lecce «per colmare i deficit di servizi e fornire regole nuove» così da evitare «alcuni incidenti di percorso, causati da normative sovraordinate che hanno consentito modifiche agli edifici che hanno rovinato le strade della città. Come il Piano Casa». Parola degli esperti del Pug. Ieri mattina si è tenuta una nuova commissione Urbanistica, presieduta dalla presidente Paola Povero, riunita per la seconda seduta sul Piano urbanistico generale.
A relazionare sull'attività di ricerca svolta fino a oggi dai professionisti che stanno aiutando il Comune nel lavoro di redazione dello strumento urbanistico è stato Federico Zanfi, responsabile e coordinatore scientifico del gruppo di lavoro del DAStU-Politecnico di Milano che ha proseguito l'analisi dei dati raccolti e che costituiscono la base di partenza per il Pug.
Abusivismo
Tra i temi affrontati con i consiglieri anche quello dell'abusivismo. «Sono 17mila le istanze di condono ancora in itinere su tutto il territorio ha sottolineato Zanfi -. Non tutte sono relative a edifici interi, alcune sanatorie riguardano parti di immobili e poi ci sono più domande presentate per una stessa particella. Per quanto riguarda le marine, sono circa 2000 istanze di condono, di cui la metà entro i 300 metri di distanza dal mare. Pratiche che, soprattutto nel caso della costa, dovranno chiuse prima di poter pianificare qualsiasi intervento». Importante anche il tema del patrimonio edilizio dismesso e inutilizzato. Edifici privati e pubblici (anche storici) che aspettano di ritornare a nuova vita. Dati che il Comune dovrà tenere conto nella redazione del piano che ha tra gli obiettivi proprio la tutela del patrimonio e il perseguimento del "consumo di suolo pari a zero". «Stiamo mappando gli edifici dismessi, ma anche suoli lavorati e abbandonati come le cave e suoli agricoli abbandonati di pertinenza di un manufatto, ad esempio le masserie ha spiegato Zanfi -. Secondo le prime stime ci sono 300 ettari di inutilizzato, nel centro storico sono 70 ettari. Per quanto riguarda la costa oltre ai lotti dismessi ci sono anche molti lotti liberi, circa 18 ettari, che non sono stati occupati e che possono essere oggetto di nuove strategie».
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