Nuovo Pug a Lecce, Zanfi: «Nei quartieri 17mila istanze di condono»

Foto: Comune di Lecce (Pagina Facebook)
Foto: Comune di Lecce (Pagina Facebook)
4 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Febbraio 2023, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 12:18

Intervenire nei quartieri di Lecce «per colmare i deficit di servizi e fornire regole nuove» così da evitare «alcuni incidenti di percorso, causati da normative sovraordinate che hanno consentito modifiche agli edifici che hanno rovinato le strade della città. Come il Piano Casa». Parola degli esperti del Pug. Ieri mattina si è tenuta una nuova commissione Urbanistica, presieduta dalla presidente Paola Povero, riunita per la seconda seduta sul Piano urbanistico generale.

A relazionare sull'attività di ricerca svolta fino a oggi dai professionisti che stanno aiutando il Comune nel lavoro di redazione dello strumento urbanistico è stato Federico Zanfi, responsabile e coordinatore scientifico del gruppo di lavoro del DAStU-Politecnico di Milano che ha proseguito l'analisi dei dati raccolti e che costituiscono la base di partenza per il Pug.

Tra gli argomenti trattati nella seduta di ieri anche le linee e le azioni che il piano potrebbe mettere in atto per lo sviluppo del territorio. «Il Pug prevede 6 ambiti territoriali strategici ha ricordato Zanfi -. Il grande centro, i nuclei dell'abitare in prossimità. La corona degli insediamenti produttivi e delle dotazioni della città capoluogo, le interfacce agro urbane, la campagna di Lecce e il mare di Lecce. Per ognuno di questi ambiti saranno pianificati una serie di interventi mirati a rispondere ai bisogni dei residenti». Ambiti e strategie sono stati illustrati alla città durante le giornate di consultazione pubblica sul Piano urbanistico generale avviate dall'amministrazione. Gli ultimi due incontri in programma sabato 18 e sabato 25 febbraio saranno dedicati ai quartieri di Lecce divisi tra consolidati, periferici, borghi e le frazioni. «L'obiettivo sarà quello di colmare i deficit di servizi a oggi presenti e di fornire delle regole di edilizia più sensibili ai diversi contesti che hanno specificità ha aggiunto Zanfi -. Regole utili per spingere la rigenerazione diffusa e dall'altra per evitare degli incidenti, che anche recentemente si sono verificati, per effetto di normative sovraordinate nazionali e regionali come piano casa ci sono state introduzioni talmente difformi per sagoma e linguaggio che hanno rovinato dei tessuti urbani. Il guadagno collettivo di queste operazioni è stato negativo».

Abusivismo

Tra i temi affrontati con i consiglieri anche quello dell'abusivismo. «Sono 17mila le istanze di condono ancora in itinere su tutto il territorio ha sottolineato Zanfi -. Non tutte sono relative a edifici interi, alcune sanatorie riguardano parti di immobili e poi ci sono più domande presentate per una stessa particella. Per quanto riguarda le marine, sono circa 2000 istanze di condono, di cui la metà entro i 300 metri di distanza dal mare. Pratiche che, soprattutto nel caso della costa, dovranno chiuse prima di poter pianificare qualsiasi intervento». Importante anche il tema del patrimonio edilizio dismesso e inutilizzato. Edifici privati e pubblici (anche storici) che aspettano di ritornare a nuova vita. Dati che il Comune dovrà tenere conto nella redazione del piano che ha tra gli obiettivi proprio la tutela del patrimonio e il perseguimento del "consumo di suolo pari a zero". «Stiamo mappando gli edifici dismessi, ma anche suoli lavorati e abbandonati come le cave e suoli agricoli abbandonati di pertinenza di un manufatto, ad esempio le masserie ha spiegato Zanfi -. Secondo le prime stime ci sono 300 ettari di inutilizzato, nel centro storico sono 70 ettari. Per quanto riguarda la costa oltre ai lotti dismessi ci sono anche molti lotti liberi, circa 18 ettari, che non sono stati occupati e che possono essere oggetto di nuove strategie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA