Un anno di tempo per il restyling del Museo Sigismondo Castromediano. È questa la prima missione da compiere - la più urgente - per il neonato Polo bibliomuseale del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A cominciare proprio dal palazzo ottocentesco di viale Gallipoli che ospita il museo intitolato al patriota appassionato di archeologia. Il cantiere dovrebbe partire nei primi mesi del 2018 e già dopo Natale si comincerà a lavorare al cronoprogramma.
Dopo la riforma Delrio che ha trasformato le Province in enti di secondo livello togliendo fondi e competenze in materie come la cultura, il Castromediano versa da tempo in condizioni precarie e necessita di un accurato restauro di alcuni spazi e di un riammodernamento del percorso espositivo.
Con il protocollo d’intesa fra i due enti che attua la riforma regionale dei beni culturali e supera l’impasse causato dalla Delrio, la gestione degli immobili passa in capo alla Regione, mentre la Provincia ne conserva la proprietà. Da Bari, quindi, arriveranno le risorse per il rilancio della prestigiosa istituzione, che, va ricordato, è il più antico museo archeologico di Puglia e proprio nell’anno che verrà festeggerà i 150 anni dalla sua fondazione.
Istituito nel 1868, il Museo conserva le collezioni formatesi grazie a ritrovamenti fortuiti e scavi programmati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, arricchite, poi, con le campagne archeologiche a Rudiae, Roca Vecchia, Cavallino, Poggiardo e Alezio, offrendo, quindi, un panorama organico della civiltà dei Messapi nel Salento.
Quotidiano Di Puglia