Aprire il secondo ingresso del Castello Carlo V, quello che si affaccia su piazza Libertini, e permettere ai visitatori di scoprire da un’altra prospettiva, in tutta la sua...
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Queste sono le prime indicazioni emerse durante il sopralluogo che, qualche giorno fa, il sindaco Carlo Salvemini ha fatto al Castello insieme a Maria Piccareta, la Soprintendente a Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. Un giro quasi turistico durante il quale Salvemini ha potuto vedere in anteprima i camminamenti e i sotterranei con le carceri, mai aperti al pubblico, che sono stati oggetto di un accurato restauro, ormai concluso, e che saranno resi per la prima volta visitabili non appena sarà definito il nodo della gestione. Comune e Soprintendenza, infatti, si sono impegnati a rivedersi a stretto giro per esaminare la situazione, carte alla mano, e varare un piano – l’ideale sarebbe riuscirci entro Natale – per la fruizione completa del Castello. L’idea di rendere accessibile il portone posteriore è stata avanzata da Salvemini, che ha anche chiesto alla Soprintendenza di evitare aperture simboliche degli spazi appena restaurati, solo per singole giornate, e di programmare l’inaugurazione quando sarà stato messo a punto il piano di fruizione definitivo di tutti gli ambienti.
«Questo sopralluogo era importante – spiega la Piccareta – per avere piena cognizione, da parte di tutti, di come potrebbe essere il futuro percorso di visita del Carlo V. Prima di parlare dell’apertura al pubblico dei sotterranei e della altre aree interessate dai lavori, volevo che la nuova amministrazione, non avendo avuto modo di farlo in precedenza, vedesse tutto il lavoro che è stato compiuto. Adesso siamo rimasti d’accordo che ci incontreremo a breve per capire come organizzarci».
Un passaggio indispensabile, questo, se si tiene conto che il Castello, di proprietà dello Stato, è sotto la responsabilità del Comune, che gestisce l’ingresso, l’infopoint e le sale del primo piano dove sono ospitati convegni e mostre sia permanenti sia temporanee, e sotto quella del Ministero, quindi della Soprintendenza, per quanto attiene al piano terra, ai sotterranei e a tutto il resto. Il risvolto pratico di questa singolare situazione è che il visitatore, turista o residente che sia, paga un biglietto per l’ingresso al monumento e un biglietto per l’ingresso alle mostre.
Un problema che, secondo la Piccareta, va superato quanto prima e su cui ha trovato piena condivisione da parte dell’Amministrazione.«Per entrare il visitatore deve pagare un biglietto solo – ribadisce la Soprintendente – non ne può pagare due. Dobbiamo metterci tutti intorno a un tavolo e trovare un modo per arrivare a questo perché non può essere un problema di chi viene a visitare il Castello se un pezzo è sotto la nostra responsabilità e l’altro pezzo sotto quella del Comune».
La discussione, naturalmente, sarà più ampia e riguarderà tutti gli aspetti burocratici e amministrativi della gestione e fruizione del Carlo V. Ma non si dovrà aspettare a lungo, visto che entrambe le parti vogliono raggiungere lo stesso obiettivo: la piena operatività della struttura. «I tempi saranno brevi e, anche se non abbiamo una data di scadenza, prima si risolve questa situazione, meglio è. Da parte nostra, abbiamo finito tutti i lavori che dovevamo fare e, sancita la volontà comune di arrivare a una soluzione, prima ci mettiamo al lavoro – conclude la Piccareta – e prima apriamo tutto». Insomma, la nuova stagione che si profila per il Castello potrebbe essere quella del pieno rilancio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia