Cambierà volto Borgo Pace. E ci vorranno 3 milioni 278mila euro e circa 3 anni di tempo per rifare il look ad uno dei borghi leccesi finanziati con 18 milioni di euro per...
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Un intervento che guarda all’input lanciato dall’archistar Renzo Piano sull’idea di rammendare le periferie, aree troppo spesso dimenticate e su cui si è poco investito e che rappresentano la grande scommessa per il futuro.
Così, ieri mattina a Palazzo Carafa, le commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica, presiedute dai consiglieri Angela Maria Spagnolo e Massimo Fragola, hanno invitato i tecnici comunali a spiegare il new look di Borgo Pace che sarà una «vera e propria ricostruzione della zona», ha spiegato l’architetto Francesca Rossi.
Il punto di partenza per “rammendare” il borgo leccese, sarà via Taranto che fino ad un certo punto «rappresenta e rispecchia una città consolidata. Poi superata la rotatoria che incrocia con viale della Repubblica ci perdiamo». Il proseguio della strada a grosso scandito da capannoni abbandonati, da verde inesistente. «La nostra idea - ha spiegato Rossi - è quella di ricucire l’area alla città riconsegnandole la dignità di borgo» che ha origine agricola.
Gli interventi: primo fra tutti quello che interesserà la viabilità via Taranto, infatti, è strada praticamente a “scorrimento veloce” la cui pericolosità si deve frenare. Come? «Riducendo la velocità nei pressi degli attraversamenti con tanto di piattaforme rialzate che obbligano le auto a rallentare e che saranno realizzate nei pressi della chiesa Santa Maria della Pace, davanti al palazzotto di via Taranto, davanti all’ingresso-uscita dei teatri Koreja e in corrispondenza di alcuni incroci.
Mentre «dalla zona industriale e fino quasi alla rotatoria di viale della Repubblica, sarà realizzata una pista ciclabile così come saranno sistemate le fermate dei bus», ha spiegato l’architetto Rossi. Il progetto sarà completato da aree a verde come per esempio all’uscita della chiesa per consentire sicurezza e un centro di aggregazione per i residenti. Mentre su via Gallo, la cui sede stradale è di 25 metri, si realizzeranno spazi attrezzati, orti urbani nella vasca di raccolta delle acque e spazi-gioco per i bambini.
A muovere delle critiche il consigliere di Fratelli d’Italia Michele Giordano che ha definito il progetto «virtuale». La preoccupazione del consigliere è che «al netto del fatto che sono favorevole a migliorare la zona, ma che si facessero cose essenziali in modo da non impattare per un tempo troppo lungo in disagi per i residenti».
«È un progetto - ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e vice sindaco Alessandro Delli Noci - che farà sì che ci sia un potenziamento e una rivitalizzazione di uno dei borghi più limitrofi al centro città. Un quartiere che ha già avuto diversi interventi di riqualificazione come Parco di Belloluogo e parco dei Colori e altri che realizzeremo nella riqualificazione delle aree contermini agli alloggi popolari. È un quartiere che abbiamo intenzione di valorizzare anche come polmone culturale della città: si pensi alla fervente vitalità della parrocchia e alla presenza dei Koreja; inoltre - aggiunge - intendiamo rivalutare, nell’ambito della riqualificazione, anche quello che è stato il polo del centro antiracket che deve diventare un altro attrattore culturale». Alla fine del progetto di riqualificazione è anche intenzione dell’amministrazione comunale investire sul recupero dei i ruderi industriali presenti su viale della Repubblica». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia