Una sentenza che ha tenuto conto delle reali condizioni di una giovane mamma, assolta dall'accusa di avere lasciato sola a casa la figlia di sei anni. Accusa che il codice...
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Un presupposto rappresentato ieri dall'avvocato difensore Francesca Conte nel processo con rito abbreviato davanti al giudice per l'udienza preliminare, Michele Toriello. Il fatto non sussiste, ha stabilito il processo al cospetto di una richiesta di condanna a sette mesi di reclusione avanzata dal pubblico ministero d'udienza Maria Consolata Moschettini (l'inchiesta è stata condotta dalla collega Stefania Mininni).
Il difensore ha fatto presente che quella donna non aveva altra scelta: o lasciare la figlia di sei anni a casa o lasciare per strada gli altri due figli, invece di andare a prenderli da scuola. Quando ad aprile del 2016 un vicino di casa chiamò i carabinieri notando la bimba piangere sul balcone e dopo aver constatato che in casa non ci fosse la madre, quella donna non aveva nessuno che potesse darle una mano per accudire i figli. Nessun parente e nemmeno un compagno. Con quei 500 euro al mese, peraltro, non poteva permettersi una baby sitter. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia