Turismo, locali e mercato ittico: 27 arresti per mafia. Accertati legami con la 'ndrangheta

Cadono una serie di teste di alcuni dei più attivi gruppi malavitosi del Salento con l'operazione "Labirinto" messa a segno nella nottata dai carabinieri del...

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Cadono una serie di teste di alcuni dei più attivi gruppi malavitosi del Salento con l'operazione "Labirinto" messa a segno nella nottata dai carabinieri del Ros, con il supporto del 6° Elinucleo di Bari e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA) e su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L'indagine ha portato all'esecuzione di 27 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi e altri reati, tutti aggravati dal metodo mafioso. In carcere sono finite 19 persone; 8 ai domiciliari.

Coinvolti nel blitz due diversi gruppi criminali gravitanti nell'area di Monteroni e federati con il clan Tornese. I gruppi esercitavano la loro influenza lungo il litorale gallipolino, in particolare sulle attività legate al mercato ittico e alla security dei locali pubblici ma non solo.
Uno di essi, era capeggiato da Vincenzo Rizzo, operante nell'area di San Cesario, San Donato e Lequile.
Il secondo gruppo, invece, faceva capo a Saulle Politi, attivo fra Monteroni, Arnesano, San Pietro in Lama, Carmiano, Leverano, Porto Cesareo.
Politi, in particolare - arrestato mentre si trovava in vacanza in Costiera amalfitana -, è risultato essere figura emergente del panorama criminale mafioso salentino, con legami consolidati con alcuni esponenti della cosca ‘ndranghetista “Mammoliti" di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, che hanno partecipato anche al suo matrimonio, nel marzo 2016. 

Gli arrestati sono - oltre a Rizzo e a Politi - Massimo Cosi, Vincenzo Costa, Tommaso Danese, Antonio De Carlo, Rodolfo Franco, Ervin Gerbaj, Besian Halka, Marenglen Halka, Marjus Halka, Giuseppino Mero, Davide Quintana (referente del clan Padovano), Fabio Rizzo, Alessandro Scalinci, Michele Sterlicchio, Gabriele Tarantino, Dhori Tole, Tonio Totaro, per i quali la magistratura ha disposto l'arresto in carcere. 

Ai domiciliari, Vito Bollardi e Anselmo Briganti, Francesco Ingrosso, Gianluca Lorè, Antonio Malazzini, Alessandro Quarta, Matteo Rossetto, Gabriella Scagliuzzo Obbligo di dimora, infine, per Giovanni Bergamo, Daniele Coluccia, Ilenia De Luca, Paolo Donno, Alessandro Pallara. Per Jessica Pareo, infini, obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. 

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Quotidiano Di Puglia