Cos'è il kurtoskalacs, "lu cosu" che ha spopolato tra le bancarelle della festa di Sant'Oronzo a Lecce

Cos'è il kurtoskalacs, "lu cosu" che ha spopolato tra le bancarelle della festa di Sant'Oronzo a Lecce
Tutti pazzi per "Lu Kosu" tra le bancarelle della festa di Sant'Oronzo a Lecce. Il dolce ungherese si chiama "Kurtoskalacs". Così difficile da...

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Tutti pazzi per "Lu Kosu" tra le bancarelle della festa di Sant'Oronzo a Lecce. Il dolce ungherese si chiama "Kurtoskalacs". Così difficile da pronunciare a tal punto da essere stato ribattezzato in chiave salentina. Non solo copeta, quindi. Tra i vacanzieri spopola la novità culinaria importata direttamente dall'Ungheria dalle salentine Federica Barba e Pamela Briganti. Un dolce a forma di cannolo gigante farcito sia all'esterno che al suo interno. Una vera e propria bomba calorica che sta deliziando i palati di centinaia e centinaia di persone. "Lu Kosu" sta andando a ruba soprattutto per la bontà di un prodotto artigianale preparato al momento sotto gli occhi di clienti e passanti. Bastano cinque minuti di cottura ed è pronto per essere gustato. C'è chi lo sceglie con la nutella e chi lo preferisce col cioccolato bianco o la crema di pistacchio. Gusti e sapori associati alle crepe, ma con una preparazione totalmente differente che stuzzica la curiosità dei vacanzieri.

Il racconto

«Insieme alla mia socia - racconta Federica Barba - abbiamo lavorato in Ungheria. Così ci è venuta l'idea di importare questa prelibatezza per farla conoscere agli italiani. Con il nostro carretto abbiamo girato le feste patronali e le fiere di tutta la regione, e ci siamo accorte di essere le uniche in Puglia ad aver promosso questo dolce attraverso le nostre preparazioni. Si tratta di un dolce ungherese che si avvicina al nostro pan brioche. Si può fare anche salato, ma la sua forma è quella più simile al cannolo - spiega -. Dopo aver fatto l'impasto, lo facciamo lievitare e lo trasformiamo a forma di palline. Dopodiché stendiamo la pallina col matterello facendola diventare come un serpente. Poi lo attorcigliamo al rullo, lo caramelliamo e lo imbeviamo di zucchero. Infine lo cuciniamo sulla piastra e in pochi minuti è pronto. Si può farcire all'esterno con cocco, cannella, noci e zucchero. Per gli ungheresi l'interno del dolce resta vuoto, ma noi lo farciamo tutto per renderlo ancor più gustoso - conclude -. Sta andando a ruba e tanta gente sta apprezzando sempre di più questo dolce».

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Quotidiano Di Puglia