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Provincia in campo per la bonifica di cinque siti inquinati individuati a Lecce, Melendugno, Tricase, Ugento e Casarano. Cinquecentomila euro il tesoretto erogato dalla Regione, per il progetto “Chi inquina paga”, che saranno divisi equamente tra i diversi territori.
Interventi urgenti tra discariche e litorale: il piano della Provincia
La scelta dei siti è arrivata in seguito alla valutazione fatta dal servizio tutela e valorizzazione ambientale della Provincia, coordinato dal dirigente Antonio Arnò, sulle problematiche inerenti l’inquinamento delle matrici ambientali: aria, terra e acqua. I progetti infatti, secondo dettaglio delle schede tecniche presentate in Regione, sono stati sottoposti alle attività preliminari di ricognizione storico-fotografica, campionamento dei terreni e della falda acquifera, individuazione della sorgente d’inquinamento e analisi di correlazione tra quest’ultima e attività antropiche.
Tuttavia, considerate le differenze relative alla localizzazione e alla tipologia dei superamenti riscontrati, i siti selezionati saranno gestiti individualmente dal punto di vista tecnico. Nel dettaglio dunque sono 5 le aree selezionate in Salento.
Ugento, Tricase e Casarano: l'allarme nel Sud Salento
Bonifica attesa anche in agro di Tricase dove è stato rilevato il superamento in diversi campioni di suolo del parametro del berillio (metallo nocivo se respirato dall’uomo) con valori compresi tra 2 e 3,5 mg/kg a fronte del limite di 2 mg/kg. Ed ancora, le aree a ridosso della discarica di Gemini e vicino ai canali del parco naturale nel comune di Ugento, dove è stato riscontrato il superamento della concentrazione delle soglie di contaminazione per i metalli pesanti ferro, nichel, cromo nonché per il boro, i solfati, dicloetilene e Ipa in diversi campioni di acque prelevati da 13 pozzi. Necessità d’intervento ribadito nella relazione della Provincia, poiché una diffusione della contaminazione potrebbe interessare località particolarmente vulnerabili con immediate ricadute sulla salute pubblica.
Infine, l’ex discarica di Casarano, situata in direzione della strada provinciale per Collepasso, dove è stato riscontrato il superamento in diversi campioni di acque prelevati da 15 pozzi per i cloruri, coliformi, steptococchi, nitrati, ferro, nichel, cromo, zinco, arsenico, solfati e IPA. «Siamo felici si possa realizzare un’opportunità che attendevamo da più di 20 anni” – afferma il primo cittadino di Casarano, Ottavio De Nuzzo -. La bonifica dell’ex discarica di rifiuti è un primo importantissimo passo verso la tutela ambientale. Ma non possiamo fermarci a questo, continueremo le nostre attività di campionamento del suolo per individuare altre aree da inserire nel successivo intervento che punterà alla bonifica dei campi di spandimento del depuratore».
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Quotidiano Di Puglia