"Arsenico e nichel inquinano pozzi e terreni": via alle bonifiche. La mappa dei Comuni

"Arsenico e nichel inquinano pozzi e terreni": via alle bonifiche. La mappa dei Comuni
di Andrea TAFURO
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Giovedì 14 Ottobre 2021, 05:00

Provincia in campo per la bonifica di cinque siti inquinati individuati a Lecce, Melendugno, Tricase, Ugento e Casarano. Cinquecentomila euro il tesoretto erogato dalla Regione, per il progetto “Chi inquina paga”, che saranno divisi equamente tra i diversi territori. 

Interventi urgenti tra discariche e litorale: il piano della Provincia

 
La scelta dei siti è arrivata in seguito alla valutazione fatta dal servizio tutela e valorizzazione ambientale della Provincia, coordinato dal dirigente Antonio Arnò, sulle problematiche inerenti l’inquinamento delle matrici ambientali: aria, terra e acqua. I progetti infatti, secondo dettaglio delle schede tecniche presentate in Regione, sono stati sottoposti alle attività preliminari di ricognizione storico-fotografica, campionamento dei terreni e della falda acquifera, individuazione della sorgente d’inquinamento e analisi di correlazione tra quest’ultima e attività antropiche. 
Tuttavia, considerate le differenze relative alla localizzazione e alla tipologia dei superamenti riscontrati, i siti selezionati saranno gestiti individualmente dal punto di vista tecnico. Nel dettaglio dunque sono 5 le aree selezionate in Salento. A Lecce si interverrà sul cantiere del metanodotto interconnessione Tap dove è stato riscontrato il superamento del parametro dell’arsenico. A Melendugno invece, nelle acque sotterranee dei pozzi di monitoraggio in zona San Basilio, realizzati nell’ambito della costruzione del metanodotto Tap di interconnessione Italia-Albania, sono stati riscontrati valori oltre soglia di concentrazione di arsenico, nichel, manganese e ferro. Una situazione questa, aperta su più tavoli, attenzionata dal punto di vista ambientale anche da Arpa e monitorata costantemente dal sindaco di Melendugno, Marco Potì. «Nel corso degli anni abbiamo segnalato più volte queste criticità. Ed è triste ora constatare dalle valutazioni fatte dalla Provincia che avevamo ragione perché quei siti sono risultati inquinati.

Il finanziamento è certamente utile, ma è sbagliato dire che paga chi inquina. Qui si spendono soldi dello Stato e a Melendugno oltre al danno resta anche la beffa – aggiunge Potì – perché il nostro territorio è stato inquinato ma ad oggi non conosciamo i responsabili di questo danno ambientale». 

 

Ugento, Tricase e Casarano: l'allarme nel Sud Salento 

Bonifica attesa anche in agro di Tricase dove è stato rilevato il superamento in diversi campioni di suolo del parametro del berillio (metallo nocivo se respirato dall’uomo) con valori compresi tra 2 e 3,5 mg/kg a fronte del limite di 2 mg/kg. Ed ancora, le aree a ridosso della discarica di Gemini e vicino ai canali del parco naturale nel comune di Ugento, dove è stato riscontrato il superamento della concentrazione delle soglie di contaminazione per i metalli pesanti ferro, nichel, cromo nonché per il boro, i solfati, dicloetilene e Ipa in diversi campioni di acque prelevati da 13 pozzi. Necessità d’intervento ribadito nella relazione della Provincia, poiché una diffusione della contaminazione potrebbe interessare località particolarmente vulnerabili con immediate ricadute sulla salute pubblica. 
Infine, l’ex discarica di Casarano, situata in direzione della strada provinciale per Collepasso, dove è stato riscontrato il superamento in diversi campioni di acque prelevati da 15 pozzi per i cloruri, coliformi, steptococchi, nitrati, ferro, nichel, cromo, zinco, arsenico, solfati e IPA. «Siamo felici si possa realizzare un’opportunità che attendevamo da più di 20 anni” – afferma il primo cittadino di Casarano, Ottavio De Nuzzo -. La bonifica dell’ex discarica di rifiuti è un primo importantissimo passo verso la tutela ambientale. Ma non possiamo fermarci a questo, continueremo le nostre attività di campionamento del suolo per individuare altre aree da inserire nel successivo intervento che punterà alla bonifica dei campi di spandimento del depuratore».
 

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