Incidente sul lavoro, operaio morto nell'impastatrice: chiesti 12 anni di carcere per l'imprenditore Scarlino

Incidente sul lavoro, operaio morto nell'impastatrice: chiesti 12 anni di carcere per l'imprenditore Scarlino
La procura di Lecce ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per Attilio Scarlino, in riferimento all’incidente sul lavoro che si verificò il 30 agosto 2013...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La procura di Lecce ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per Attilio Scarlino, in riferimento all’incidente sul lavoro che si verificò il 30 agosto 2013 nello stabilimento di Taurisano. In quella circostanza morì un operaio, Mario Orlando, 53 anni, stritolato tra le lame di un'impastatrice. Per il pm Carmer Ruggiero, una vicenda che ricorda la tragedia della ThyssenKrupp in cui nel 2007, a Torino, morirono sette operai.

Oltre ad Attilio Scarlino, amministratore unico dell’azienda sono imputati suo fratello Antonio, responsabile della sicurezza; Luigi De Paola, di Ruffano, capo del reparto produzione; l'operaio Daniele Carangelo, di Taurisano; i manutentori Antonio Scarlino, e Massimo Rizzello, 33 di Taurisano, Roberto Vocino, e Fred Sprenger, residenti in Germania e tecnici dell’impresa produttrice Inotech che fornì l'impastatrice, per cui il pm Carmen Ruggiero ha chiesto pene tra i 4 e gli 8 anni.

Il legale dell'imprenditore

«Non vi è alcuna ipotesi dolosa - dichiara l'avvocato di Scarlino, Vito Epifani - Si tratta di un infortunio legato indissolubilmente alla condotta abnorme tenuta dal lavoratore, esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia».

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia