Incidente sul lavoro, operaio morto nell'impastatrice: chiesti 12 anni di carcere per l'imprenditore Scarlino

Incidente sul lavoro, operaio morto nell'impastatrice: chiesti 12 anni di carcere per l'imprenditore Scarlino
di Roberta GRASSI
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Venerdì 24 Marzo 2023, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:35

La procura di Lecce ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per Attilio Scarlino, in riferimento all’incidente sul lavoro che si verificò il 30 agosto 2013 nello stabilimento di Taurisano. In quella circostanza morì un operaio, Mario Orlando, 53 anni, stritolato tra le lame di un'impastatrice. Per il pm Carmer Ruggiero, una vicenda che ricorda la tragedia della ThyssenKrupp in cui nel 2007, a Torino, morirono sette operai.

Oltre ad Attilio Scarlino, amministratore unico dell’azienda sono imputati suo fratello Antonio, responsabile della sicurezza; Luigi De Paola, di Ruffano, capo del reparto produzione; l'operaio Daniele Carangelo, di Taurisano; i manutentori Antonio Scarlino, e Massimo Rizzello, 33 di Taurisano, Roberto Vocino, e Fred Sprenger, residenti in Germania e tecnici dell’impresa produttrice Inotech che fornì l'impastatrice, per cui il pm Carmen Ruggiero ha chiesto pene tra i 4 e gli 8 anni.

Il legale dell'imprenditore

«Non vi è alcuna ipotesi dolosa - dichiara l'avvocato di Scarlino, Vito Epifani - Si tratta di un infortunio legato indissolubilmente alla condotta abnorme tenuta dal lavoratore, esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia».

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