Dopo mesi di attesa e polemiche, è stata inaugurata stamani a Lecce la prima casa pubblica di accoglienza notturna per i senza fissa dimora. Ospiterà 25 persone, cui...
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«Con questa struttura - ha detto il sindaco Paolo Perrone tagliando simbolicamente il nastro - non risolviamo il problema dei senza tetto ma da un punto di vista politico abbiamo coperto una mancanza». Ricavato nell’area denominata masseria Ghermi, bene confiscato alla mafia, l’edifico si trova all’uscita di via Adriatica, sulla strada per Surbo. Sarà gestito per tre mesi dalla Comunità Emmanuel, nell’attesa che il Comune pubblichi il bando di gara che, come legge vuole, è aperto esclusivamente a cooperative sociali che abbiamo al loro interno ex detenuti.
La casa di accoglienza si aggiunge a quelle della Caritas diocesana, 80 posti letto in tutto. E proprio il suo direttore, don Attilio Mesagne, ha impartito la benedizione, auspicando, tra l’altro, la realizzazione di ulteriori strutture: «E’ un passo in avanti – ha detto - ma non è sufficiente, siamo assediati dai bisognosi».
Lo stesso ha fatto padre Mario Mariafioti; «Bisognerebbe fare un dormitorio anche in città», ha sottolineato l’ideatore della comunità Emmanuel evidenziando anche i problemi legati alle regole ferree vigenti sull’accoglienza degli immigrati. «Se troviamo qualcuno senza permesso di soggiorno, che facciamo lo lasciamo per strada?». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia