«Guardi, torno da Roma dove abbiamo preso parte a una bellissima manifestazione contro gas serra e cambiamenti climatici, però sì: ho letto le dichiarazioni di...
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Insomma: non c'è modo di «risarcire questa ferita, non si sono denari, soprattutto quei 30 denari, che possano rimediare. La ferita resterà per tutta la vita. Lo assicuro al presidente e ai ministri, alcuni dei quali conoscono bene questa terra: la comunità locale è ancora sotto choc per lo schiaffo ricevuto». «Il premier disse ad agosto, quando ci ricevette, che avrebbe valutato se nelle carte c'erano dei modi per bloccare il Tap. Poi ha posto il problema del risarcimento danni in caso di addio al progetto. E noi intanto non abbiamo mai visto un'analisi costi-benefici, come è invece successo per Tav. Senza trascurare che ancora oggi ci sono inchieste della Procura aperte: voglio vedere quale sarà l'atteggiamento di Conte davanti alle decisioni della magistratura. Con queste fughe in avanti non sta facendo l'avvocato degli italiani, ma l'avvocato d'affari delle multinazionali».
Stesso registro dal Movimento NoTap: «Oggi, signor Conte, ha chiarito ogni sua posizione, che fino a ieri traballava sul filo del subdolo e del doppiogiochismo. Oggi è chiara la sua posizione di totale accondiscendenza alle lobby, ma non lo farà mai in nome nostro, non sarà mai la voce di quel popolo che sta distruggendo. Può vendere pure la sua dignità, ormai ha imparato benissimo a farlo ma non in nostro nome».
F.G.G. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia