Ce l’ha fatta alla fine il centrosinistra ad espugnare il fortino del centrodestra. Palazzo Carafa potrà essere governato da Carlo Salvemini con una salda...
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Procederanno all’accesso agli atti per capire le motivazioni che hanno portato Maritati e i suoi ad affidare il premio di maggioranza a Salvemini e non alla coalizione di centrodestra che al primo turno ha ottenuto oltre il 50% delle preferenze. Ma nel frattempo resta l’incredulità: «Non ci credo, non ci credo veramente. Siamo peggio del Burundi. Io non ci credo», ripete l’ex sindaco Paolo Perrone che rinvia alla giornata odierna ogni altro commento.
Ha invece anticipato il rientro da Roma il deputato di Direzione Italia Roberto Marti: «Voglio essere presente alla riunione - dichiara Marti - Valuteremo qualsiasi decisione tutti quanti insieme. È una scelta inconcepibile - aggiunge - Ora aspettiamo l’esito del verbale».
Un vero e proprio terremoto quello che ha scosso la serenità del centrodestra leccese già forte di numeri e consensi che avrebbero dovuto portare alla vittoria al primo turno. Aveva da poco iniziato a digerire la sconfitta delle urne che all’indomani della vittoria di Carlo Salvemini aveva fatto immaginare la possibilità di tenere sul filo del rasoio il governo di Palazzo Carafa che avrebbe governato pur sena avere una propria maggioranza. Una certezza che si è infranta ieri pomeriggio subito dopo la decisione della commissione.
«Faremo una conferenza stampa all’inizio della prossima settimana - ha commentato Giorgio Pala di Fratelli d’Italia rimasto fuori dall’assise comunale dopo l’assegnazione del premio di maggioranza a Salvemini - Noi accettiamo pienamente la sconfitta dal punto di vista del sindaco alle urne e come centrodestra facciamo e abbiamo fatto autocritica, però questa della commissione è una scelta eversiva. È un golpe legalizzato - ha detto Pala - perché non è stata rispettata la volotnà degli elettori».
Lunedì, secondo quanto riferito dal presidente Maritati, sarà depositato oltre l’atto degli eletti anche la motivazione di questa scelta. «A quel punto i nostri legali, uno sarà l’avvocato Pietro Quinto ma poi completeremo il pool di esperti con altri legali perché la legge ce lo consente, valuteranno il da farsi e presenteremo il ricorso». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia