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Fra le centinaia di intercettazioni anche quelle fra Roberto Scardia e Luca Di Corrado, indicati come le due figure di spicco dell'organizzazione specializzata nel traffico illecito di rifiuti. E per questo i loro dialoghi al telefono compaiono nelle prime pagine.
Le intercettazioni
La sera dell'11 febbraio del 2019 discutono sulla necessità di trovare un capannone dove stipare i rifiuti. Scarcia: «Oh Luca, ma che ti credi che è facile, dobbiamo trovare la discarica per scaricare». Di Corrado: «No, a me i soldi interessano». Scarcia: «Eeeee...si deve trovare, si deve fare poco alla volta». Di Corrado: «L'importante che è bloccata la situazione». Scarcia: «Il giorno che noi scarichiamo ancora chiunque può fare la denuncia, dice che non sei il titolare. Che fai, ci dobbiamo fermare? Di scaricare dobbiamo scaricare, se troviamo il capannone».
I termini dialettali
Nel dialogo che segue Scarcia parla di lavori a schif: un termine di derivazione dialettale che secondo il giudice dell'ordinanza, Alcide Maritati, indica l'attività illecita di smaltimento di rifiuti. Un termine ricorrente fra i componenti del gruppo. Scarcia: «Abbiamo bloccato pure i lavori a schif...qua si fanno un viaggio al giorno, infatti la persona mi ha chiamato: Che facciamo signor Marco? Scarichiamo? No ho risposto, domani perché l'autista....e si fa la fattura...e dobbiamo dare 1.000 euro a quelli. Da una parte li spostiamo qua però, qua. Abbiamo il lavoro di un viaggio al giorno, però domani non se ne accorge nessuno, hai capito?». Di Corrado: «Secondo me conviene prendere il capannone per i fatti nostri...se aspetti la cava...». Scarcia: «No, no, la cava è qua di fronte è...dove lavorano la sabbia. Gli dobbiamo dare 1.000 euro a viaggio...eh gli dobbiamo dare...conviene...conviene...perché tu fai, tu ti togli la 1.000 euro quello che rimane però...ne rimane 1.000 euro a testa....però lavoriamo». Di Corrado: «se è tutti i giorni sì». Scarcia: «No, ogni giorno com'è Hei, domani mattina dobbiamo scaricare. Ha detto: ...no quando siete pronti ci telefonate». Di Corrado: «Domani ci sentiamo».
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Quotidiano Di Puglia