Helen Mirren, l'amore per il Salento e la lotta contro la Xylella: «Gli ulivi come il Colosseo: ognuno di noi in campo per salvarli»

Serata da Oscar per “Bioumanesimo di Puglia” a Tiggiano. Sarà Helen Mirren, “The Queen” del cinema mondiale e tiggianese d’adozione, la...

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Serata da Oscar per “Bioumanesimo di Puglia” a Tiggiano. Sarà Helen Mirren, “The Queen” del cinema mondiale e tiggianese d’adozione, la madrina d’eccezione della presentazione del progetto editoriale sulle realtà virtuose e sostenibili pugliesi ideato dall’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio in programma alle 18 nella sale del palazzo baronale “Serafini Sauli”.

Un amore viscerale per una terra che l’ha accolta a braccia aperte quello della Mirren, che non di rado si può incontrare a chiacchierare per le strade del paese dove ha preso casa oltre 15 anni fa. Un rapporto profondo quello con il Salento e i salentini, della quale si è innamorata per la loro gentilezza e ospitalità, che ha portato Helen Mirren a mettersi al servizio di una terra martoriata da Xylella e dall’abbandono dei rifiuti lungo le strade e in campagna.

Le parole a "Splendida cornice"

E di patrimonio da salvare, quello delle sconfinate distese di ulivi, Helen Mirren è tornata a parlare nella serata di giovedì, ospite in collegamento di “Splendida Cornice”, la trasmissione di Rai Tre condotta da Geppy Cucciari. «È come se il Colosseo rischiasse di essere demolito, tutti gli italiani farebbero loro questa battaglia. La lotta contro Xylella Fastidiosa deve coinvolgere tutti, ciascuno deve essere informato e fare la propria parte. Si deve fermare una catastrofe – ha detto Mirren durante il collegamento – che non riguarda soltanto il Salento e la Puglia ma ognuno di noi. Occorre trovare una soluzione e investire denaro in progetti che risolvano».

Uno scambio di battute intelligente e ironico quello con la conduttrice della trasmissione nel corso del quale l’attrice britannica trapiantata a Tiggiano ha parlato del suo legame intimo con la terra salentina e i suoi abitanti. Tra un saluto alla sua vicina di casa Maria Rosaria e a tutti i concittadini («È vero, mi portano fave e cicorie, sono gentili. Io ricambio con caramelle, dolci e biscotti che porto a Tiggiano dall’Inghilterra e che loro apprezzano molto») e l’ammissione delle difficoltà nel parlare salentino («Salento. Sole, mare e vento», ha ripetuto in un italiano fluido). La vincitrice del Premio Oscar 2007 come migliore attrice protagonista non si è poi sottratta alle domande della Cucciari necessarie per il “Passaporto Salentino” messo in palio dalla conduttrice. E se alla prima non ha faticato a dire che la Puglia sia il Tacco dell’Italia, per la Mirren più complicati sono parsi gli step successivi. Quando le è stato chiesto se il caffè alla leccese fosse preparato con il latte di mandorle o con l’olio di palma, prima ha riflettuto: «Credo col latte di mandorla, anche se non l’ho mai assaggiato. È buono invece l’espressino che è – continuando a parlare quando l’interlocutrice in studio le ha chiesto maggiori spiegazioni – un cappuccino piccolo piccolo». Con la strada verso il “Passaporto Salentino” ormai spianata, proprio alla fine la Mirren è inciampata, salvo riprendersi subito dopo da vera regina. Alla domanda “Qual è il nome del gruppo musicale salentino che ricorda un vino, Primitivo o Negramaro?” prima ha risposto sovrappensiero «Primitivo», ma in un attimo si è ricomposta e ha precisato «No, no. È vero, Negramaro!».

“Bioumanesimo di Puglia”, cui Helen Mirren farà da madrina stasera, è un affresco, un mosaico di volti e storie simbolo di lavoro laborioso e silenzio. Alla serata partecipano l’assessora regionale Anna Maria Maraschio, le autrici del testo Melania Petriello e Chiara Pasqualini, che ha curato la parte fotografica, e il sindaco di Tiggiano, Giacomo Cazzato.

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Quotidiano Di Puglia