Ucciso per un debito di droga, la procura dei minori chiede 18 anni di carcere per l'assassino

Nel corso dell'udienza odierna dinanzi al Tribunale per i minori di Lecce, la procura (sostengono l'accusa in giudizio la procuratrice minorile Simona Filoni e la pm Paola...

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Nel corso dell'udienza odierna dinanzi al Tribunale per i minori di Lecce, la procura (sostengono l'accusa in giudizio la procuratrice minorile Simona Filoni e la pm Paola Guglielmi) ha chiesto 18 anni di carcere e 16mila euro di multa per il francavillese Luigi Borracino, 19enne, reo confesso dell'omicidio di Paolo Stasi, che fu ucciso a soli 19 anni. Borracino, difeso dall'avvocato Maurizio Campanino, era minorenne all'epoca dei fatti. Intorno alle 17.30 del 9 novembre 2022  Stasi fu freddato sotto casa sua in via Occhibianchi, a Francavilla Fontana, con due colpi di revolver di piccolo calibro.

L'accusa

Secondo l'accusa, correo di Borracino è il 22enne francavillese Cristian Candita, che è a processo dinanzi alla Corte d'assise di Brindisi. Il movente dell'omicidio sarebbe stato rappresentato da un debito di droga (circa 5mila euro) contratto da Stasi e da sua madre Nunzia D'Errico nei confronti di Borracino.
Dall'inchiesta sul delitto emerse un traffico di stupefacenti nel quale anche Stasi e la madre sarebbero stati coinvolti. Le parti civili – il padre Giuseppe Stasi, la sorella Vanessa e la mamma D'Errico - sono rappresentate a processo dall'avvocato Domenico Attanasi. La stessa D'Errico, imputata per reati in materia di stupefacenti, è difesa in sede penale dall'avvocato Francesco Monopoli.

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Quotidiano Di Puglia