Scarcerazioni in cambio di mazzette, il giudice arrestato ammette la corruzione: l'interrogatorio oggi in carcere

Ha confessato tutte le contestazioni che lo hanno fatto finire in carcere il giudice dimissionario del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis. Nell'interrogatorio di questa...

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Ha confessato tutte le contestazioni che lo hanno fatto finire in carcere il giudice dimissionario del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis. Nell'interrogatorio di questa mattina nel carcere di Lecce, davanti al giudice per le indagini preliminari Giulia Proto, alla presenza dei suoi avvocati difensori e del pubblico ministero Alessandro Prontera. 

 

Le accuse

 

Il giudice è accusato di aver incassato alcune mazzette per emettere provvedimenti di scarcerazione o di attenuazione delle misure cautelari anche in favore di esponenti della criminalità organizzata della provincia di Bari e Foggia. Sono quattro le contestazioni contenute nell'ordinanza eseguita sabato scorso dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari: si parla di mazzette che vanno da 5mila a 30mila euro. L'inchiesta ha avuto una svolta il 9 aprile scorso, quando il giudice è stato fermato dopo aver ricevuto una somma di denaro di 5.500 euro dall'avvocato penalista Chiariello, anch'egli finito in carcere.

 

Anche l'avvocato ha confessato

 

Ha confessato anche l'avvocato penalista Giancarlo Chiariello, 69 anni, di Bari: chiuso il cerchio sulle quattro mazzette da 30mila, 18mila, 5.000 e 5.500 per provvedimenti giudiziari favorevoli ai clienti dell'avvocato Chiariello. Sabato in casa del figlio Alberto, indagato anche lui, sono stati trovati un milione e 200mila euro in contanti nascosti in un armadio e nel divano

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Quotidiano Di Puglia