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Ha confessato tutte le contestazioni che lo hanno fatto finire in carcere il giudice dimissionario del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis. Nell'interrogatorio di questa mattina nel carcere di Lecce, davanti al giudice per le indagini preliminari Giulia Proto, alla presenza dei suoi avvocati difensori e del pubblico ministero Alessandro Prontera.
Le accuse
Il giudice è accusato di aver incassato alcune mazzette per emettere provvedimenti di scarcerazione o di attenuazione delle misure cautelari anche in favore di esponenti della criminalità organizzata della provincia di Bari e Foggia. Sono quattro le contestazioni contenute nell'ordinanza eseguita sabato scorso dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari: si parla di mazzette che vanno da 5mila a 30mila euro.
Anche l'avvocato ha confessato
Ha confessato anche l'avvocato penalista Giancarlo Chiariello, 69 anni, di Bari: chiuso il cerchio sulle quattro mazzette da 30mila, 18mila, 5.000 e 5.500 per provvedimenti giudiziari favorevoli ai clienti dell'avvocato Chiariello. Sabato in casa del figlio Alberto, indagato anche lui, sono stati trovati un milione e 200mila euro in contanti nascosti in un armadio e nel divano
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