Giornata della Memoria, le storie degli internati al museo di Nardò: c'è anche quella di Nino Pagliula

Giornata della Memoria, le storie degli internati al museo di Nardò: c'è anche quella di Nino Pagliula
Il Museo della Memoria e dell'Accoglienza di Santa Maria al Bagno accoglierà presto la storia degli internati militari italiani (Imi) originari di Nardò (Lecce)...

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Il Museo della Memoria e dell'Accoglienza di Santa Maria al Bagno accoglierà presto la storia degli internati militari italiani (Imi) originari di Nardò (Lecce) che nei giorni immediatamente successivi all'8 settembre 1943 furono catturati e deportati in Germania. Una sorte che accomunò circa 650 mila italiani (di cui 30 mila pugliesi), posti dalle truppe tedesche davanti alla scelta di combattere per la Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana o essere inviati nei campi di detenzione tedeschi.

Moltissimi rifiutarono consapevolmente l'arruolamento e divennero internati militari italiani (Imi) nei lager in Germania dove molti persero la vita durante la detenzione.

Tra loro anche Nino

Tra loro c'era il neretino Antonio «Nino» Pagliula, cui il Comune di Nardò tre anni fa ha dedicato il piazzale a ridosso delle mura di via Roma che delimitano il giardino botanico del castello. Nato a Nardò nel 1914, Pagliula a 19 anni fu convocato per il servizio di leva. Richiamato alle armi nel 1936 con il titolo di caporale, nel 1940 fu inviato in Albania. L'8 settembre 1943, in Grecia, fu catturato dalle truppe tedesche, deportato in Germania e internato in un campo di concentramento nazista a Buchenwald.

Qui visse per quasi due anni la crudeltà dei nazisti, la fame, il freddo, ma anche l'umanità di una donna, proprietaria della fabbrica in cui era impiegato, che lo aiutò. Nino fu rimpatriato a Nardò solo il 24 agosto 1945. I ricordi di Nino Pagliula si sono riaccesi mentre guardava con la nipotina un documentario sui bambini nei campi di concentramento e per qualche anno raccontò nelle scuole la sua esperienza divenendo, di fatto, uno degli ultimi testimoni degli Imi. Nel 1972 è stato insignito della «Croce al Merito di Guerra per internamento in Germania». Nel 2007, all'età di 93 anni, si è spento nella sua città.

Nel 2013, in occasione del 67esimo anniversario della Fondazione della Repubblica, è stato insignito, alla memoria, della Medaglia d'Onore del Presidente della Repubblica per «essere stato deportato o internato nei lager nazisti nell'ultimo conflitto mondiale». L'amministrazione comunale e i responsabili del Museo, dopo aver incontrato i parenti di altri Imi neretini, hanno garantito che il contenitore di Santa Maria al Bagno ospiterà uno spazio dedicato a ricordi e testimonianze, tra cui foto, lettere e racconti di Arturo Carrozza, Mario De Pascalis, Gustavo Falangone, Michele Mastria, Nino Pagliula, Uccio Parisi e Renato Rucco.

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Quotidiano Di Puglia