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Bleu Salento resterà dov'è. Nessuno sgombero per la Società cooperativa servizi nautici e di ormeggio. Il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello proposto contro la sentenza del 2018 del Tar Lecce da Bleu Salento, difesa dall’avvocato Gianluigi Pellegrino, e dalla Società di servizi nautici e di ormeggio, difesa dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri, ha ritenuto illegittimi i provvedimenti del Comune di Gallipoli in quanto – muovendo dal presupposto errato della natura vincolata dell’ordine di sgombero – hanno impedito a Bleu Salento di rendere il proprio apporto procedimentale.
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La difesa
«Il provvedimento adottato dal Consiglio di Stato – sottolineano gli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri – scongiura i rischi che sarebbero derivati dai provvedimenti comunali impugnati, tra i quali l’immediata interruzione di un servizio che assicura un positivo indotto economico alla comunità gallipolina e il sostentamento per i membri della cooperativa ormeggiatori con i loro nuclei familiari».
La vicenda iniziata nel 2017
In particolare, nel 2017 il Consiglio di Stato si era pronunciato su di un ricorso proposto da una società concorrente di Bleu Salento, stabilendo che i rinnovi delle concessioni demaniali intestate alla stessa Bleu Salento dovevano essere preceduti da un’analisi di mercato, volta a verificare l’esistenza di soggetti in grado di gestire la struttura e, se del caso, da una procedura di gara.
Sulla base di questa pronuncia del Consiglio di Stato, a settembre del 2017 il Comune di Gallipoli aveva ordinato a Bleu Salento di sgomberare l’area demaniale occupata e di rimuovere le opere entro sessanta giorni.
Tutto ciò, però, senza tener conto della particolare rilevanza economica delle opere esistenti nonché della necessità di assicurare la continuità del servizio offerto dalla Bleu Salento.
Nei confronti di questo provvedimento comunale ha proposto ricorso innanzi al Tar Lecce la Bleu Salento, domandando anche la sospensione cautelare d’urgenza.
A sostegno delle tesi difensive prospettate dalla Bleu Salento, è intervenuta in quel giudizio la Società cooperativa servizi nautici e di ormeggio – assistita dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri – la quale si occupa dell’assistenza all’ormeggio nel Marina e della manutenzione complessiva della struttura.
Nel gennaio del 2018 il Tar Lecce ha sospeso i provvedimenti comunali impugnati, evidenziando la necessità di assumere una decisione nel merito “a bocce ferme”.
Con sentenza del maggio 2018 il Tar Lecce ha però rigettato il ricorso proposto dalla Bleu salento.
La Bleu Salento ha proposto quindi appello nei confronti della pronuncia del Tar Lecce, domandando anche in questa occasione la sospensione cautelare di quella decisione.
Anche in questo giudizio è intervenuta la Società cooperativa servizi nautici e di ormeggio, assistita sempre dal professore Pier Luigi Portaluri.
Nel luglio del 2018 il Consiglio di Stato ha accolto la domanda cautelare, ritenendo che – nella valutazione comparativa dei contrapposti interessi: quello del Comune di Gallipoli allo sgombero dell’area e quello della struttura a continuare a svolgere la propria attività – fosse necessario sospendere gli effetti della sentenza del Tar, fissando per lo scorso aprile l’udienza di discussione del merito.
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All’esito di quest’ultima udienza, il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto opportuno sospendere il giudizio, in attesa che la Cassazione si pronunci sul ricorso proposto dalla Bleu Salento nei confronti della decisione del Consiglio di Stato dell’agosto 2017.
Con sentenza di oggi il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sulla vicenda, ritenendo che i provvedimenti comunali fossero illegittimi in quanto – muovendo dal presupposto errato della natura vincolata dell’ordine di sgombero – hanno impedito a Bleu Salento di rendere il proprio apporto procedimentale.
In particolare, il Consiglio di Stato ha stabilito che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere le attività stabilite dalla sentenza dello stesso Consiglio di Stato del 2017.
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Quotidiano Di Puglia