Sotto processo con l'accusa di aver spillato 250mila euro dai conti dell'amante. Finisce in un'aula aula di Tribunale la relazione extraconiugale fra un ex direttore...
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Nell'udienza preliminare di ieri mattina il giudice Cinzia Vergine l'ha rinviata a giudizio, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Massimiliano Carducci. Il dibattimento in aula al via il 27 maggio davanti al giudice monocratico della seconda sezione penale, servirà a dimostrare se è vero che il direttore di distretto sanitario fosse stato circuito sol perché affetto da una evidente demenza degerativa, cioè dall'Alzheimer.
La sua vita era stata, infatti, specchiata fino a quel momento: solo lavoro, famiglia e chiesa, secondo uno stile di vita sobrio e morigereato.
Una volta andato in pensione, tuttavia, quei sintomi già manifestati negli ultimi anni di lavoro, si sarebbero acuiti. E per questo sarebbe diventato preda facile delle bramosie dell'amante: riuscì ad avere la delega ad operare sui suoi conti correnti. Anche perché l'anziano aveva perso completamente la testa per quella donna.
I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l'avvocato Luigi Suez, l'imputata è difesa da Fernando Barbara e Rita Rizzelli. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia