Gallipoli si stringe a Francesca, la donna in ospedale dopo la caduta dal balcone. Situazione stazionaria, riapre il negozio

Gallipoli si stringe a Francesca, la donna in ospedale dopo la caduta dal balcone. Situazione stazionaria, riapre il negozio
«Il negozio verrà riaperto da nostra figlia, perché penso che questo sia il suo volere. Ci tiene molto al negozio, ha fatto tantissimi sacrifici e quando...

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«Il negozio verrà riaperto da nostra figlia, perché penso che questo sia il suo volere. Ci tiene molto al negozio, ha fatto tantissimi sacrifici e quando sarà pronta lo dovrà vedere più bello e fornito di sempre. Come piace a lei». Perché la vita deve continuare. Perché lei dovrà tornare. Ci si aggrappa alla speranza, una speranza alimentata dai giorni che passano, una speranza alimentata dalla forza che Francesca sta dimostrando per rimanere in vita. A parlare, a volere con forza riaprire i battenti del negozio di scarpe di Francesca è Osvaldo, suo marito. È passata poco più di una settimana da quel tragico giorno in cui Francesca, 42 anni, imprenditrice e madre di due figli, fece un volo di 10 metri, dal balcone della sua casa al terzo piano a causa del cedimento di due colonnine in carparo della balaustra.

L'accaduto

La donna era in casa a Gallipoli, con il bambino di quattro anni, che fortunatamente è rimasto in camera, ed era intenta a svolgere le faccende domestiche; è stato così che è uscita sul balcone per sbattere dei cuscini. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i vigili del fuoco che hanno interdetto l'uso dei balconi di tutto lo stabile. Mentre nei prossimi giorni si sarà un sopralluogo dei tecnici del comune gallipolino. Francesca è sempre ricoverata presso l'ospedale di Tricase, dove i medici non si sbilanciano più di tanto. «Situazione stazionaria», dicono, che significa tutto e niente, mentre la prognosi rimane riservata. Dovranno passare 15 o forse una ventina di giorni prima di cominciare ad avere un minimo di chiarezza su quello che è il quadro clinico della donna, che è in coma farmacologico e che intanto lotta come una leonessa per rimanere in vita e tornare alla sua famiglia.
«Per me ogni giorno che passa è una piccolissima conquista», dice il marito che da quel maledetto giorno non si sposta da vicino a lei, le parla, le fa ascoltare musica o semplicemente rimane fuori dalla porta, giorno e notte. Intanto in città si moltiplicano gli striscioni che manifestano l'affetto dei concittadini che pregano per lei. Nelle chiese infatti, si susseguono le veglie di preghiera, le recite del santo rosario, dedicate alla giovane donna. Mentre le pagine di facebook sono una continua testimonianza della vicinanza di una comunità che le vuole bene e che spera possa tornare quanto prima dai suoi cari.


Il suo nome lo si ritrova dappertutto, persino a terra nei cortili delle case, scritto con i gessetti colorati. «E anche fuori il mio cortile c'è scritto il tuo nome.. forza Francesca che Dio possa donarti una vita stupenda dove potrai essere una testimonianza per chi ancora crede in un miracolo ti voglio bene e te ne vorrò sempre.. Forza gioia mia ti aspettiamo», e poi tantissimi «Francesca forza, non mollare». L'apertura del suo negozio è sembrata quasi una festa, un segnale di positività che tutta la comunità gallipolina spera giunga fino a lei. Tanta le gente che entrata, ha comprato, ha partecipato, con l'illusione di vederla lì, venirti incontro con quel suo sorriso che non mancava mai. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia