«Ho chiesto di rispettare la città, ho ribadito l'importanza di uno sforzo collettivo, ho sottolineato che i controlli si svolgono su tutto il territorio. Non...
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Rifiuti abbandonati, 400 multe agli sporcaccioni “pizzicati” con le fototrappole: recuperati 200mila euro
La mappa della vergogna: la costa sommersa dai rifiuti
Finita l'era degli alibi, quando si diceva che gli sporcaccioni fossero i turisti. Ora con le telecamere emerge un'altra triste verità: a sporcare sono prevalentemente i gallipoli.
«Persino coloro - dice Minerva- che molto spesso si trincerano dietro una tastiera per sentenziare che la città è sporca». Il sindaco non demorde. «I risultati fin qui raggiunti - dice il primo cittadino - sono frutto di un lavoro di squadra che vede coinvolti l'assessore all'ambiente Giuseppe Venneri, il presidente della commissione ambiente Cosimo Nazaro e gli agenti di polizia locale. Il sistema di monitoraggio e di sorveglianza è costante da mesi, ma oggi ho scelto di pubblicare sulla mia pagina Facebook, quale canale più diretto, le immagini che ritraggono ancora dei concittadini incivili. Ciò che mi ferisce è che i trasgressori siano abitanti del posto. Il sistema di raccolta differenziata attivo nella nostra città è funzionante, dopo gli ecostop e le isole ecologiche non vedo un valido motivo per comprendere tali atteggiamenti. La polizia locale svolge un ruolo importante perché ci dà modo di sottolineare che a volte i peggiori nemici di Gallipoli sono gli stessi cittadini. Per fortuna si tratta di una piccola parte, una minoranza che siamo costretti a denunciare perché il buon lavoro di molti non può essere annichilito dai pochi. Peggio ancora, quando leggo commenti sui social in cui la lamentela è incentrata sulla sporcizia della città, noto che i commenti sono scritti dagli stessi trasgressori».
Così, agli sporcaccioni individuati grazie alle telecamere sono arrivate le multe. E per essere sicuro che non ci riproveranno a imbrattare la città, Minerva ha aggiunto il carico della ramanzina sui social. «Se la punizione economica non è la strada giusta - commenta - spero che l'imbarazzo del riconoscersi privatamente possa essere una svolta. Sono pronto ad accettare le critiche: non abbiamo bisogno di dirci quanto sia complessa la gestione di una città come Gallipoli, ma non sono disposto ad accettare e tollerare questi atteggiamenti. Per questo motivo continueremo sempre a denunciare, a mettere a nudo questi beceri comportamenti». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia