Stanati dalle fototrappole, gli sporcaccioni finiscono sui social del sindaco: «Nessuno sconto»

Stanati dalle fototrappole, gli sporcaccioni finiscono sui social del sindaco: «Nessuno sconto»
di Antonella MARGARITO
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Giovedì 27 Agosto 2020, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 09:15
«Ho chiesto di rispettare la città, ho ribadito l'importanza di uno sforzo collettivo, ho sottolineato che i controlli si svolgono su tutto il territorio. Non esiste alcuna zona franca e che non ci sono sconti per nessuno. Continuiamo e continueremo». Sono parole severe quelle che il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, scrive su Facebook accompagnando le foto degli ennesimi sporcaccioni che abbandonano la spazzatura un po' ovunque. «Non ci sono sconti», ribadisce, e infatti, il grande fratello immortala personaggi in cerca d'autore con le auto belle piene di buste di pattume da scaricare qua e là per la città. Click, beccati. E da qui alla sanzione il passo è breve. È l'ennesima prova di una mancata forma di educazione civica che coinvolge, purtroppo, i gallipolini, come testimonia la telecamera.

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Finita l'era degli alibi, quando si diceva che gli sporcaccioni fossero i turisti. Ora con le telecamere emerge un'altra triste verità: a sporcare sono prevalentemente i gallipoli.
«Persino coloro - dice Minerva- che molto spesso si trincerano dietro una tastiera per sentenziare che la città è sporca». Il sindaco non demorde. «I risultati fin qui raggiunti - dice il primo cittadino - sono frutto di un lavoro di squadra che vede coinvolti l'assessore all'ambiente Giuseppe Venneri, il presidente della commissione ambiente Cosimo Nazaro e gli agenti di polizia locale. Il sistema di monitoraggio e di sorveglianza è costante da mesi, ma oggi ho scelto di pubblicare sulla mia pagina Facebook, quale canale più diretto, le immagini che ritraggono ancora dei concittadini incivili. Ciò che mi ferisce è che i trasgressori siano abitanti del posto. Il sistema di raccolta differenziata attivo nella nostra città è funzionante, dopo gli ecostop e le isole ecologiche non vedo un valido motivo per comprendere tali atteggiamenti. La polizia locale svolge un ruolo importante perché ci dà modo di sottolineare che a volte i peggiori nemici di Gallipoli sono gli stessi cittadini. Per fortuna si tratta di una piccola parte, una minoranza che siamo costretti a denunciare perché il buon lavoro di molti non può essere annichilito dai pochi. Peggio ancora, quando leggo commenti sui social in cui la lamentela è incentrata sulla sporcizia della città, noto che i commenti sono scritti dagli stessi trasgressori».

Così, agli sporcaccioni individuati grazie alle telecamere sono arrivate le multe. E per essere sicuro che non ci riproveranno a imbrattare la città, Minerva ha aggiunto il carico della ramanzina sui social. «Se la punizione economica non è la strada giusta - commenta - spero che l'imbarazzo del riconoscersi privatamente possa essere una svolta. Sono pronto ad accettare le critiche: non abbiamo bisogno di dirci quanto sia complessa la gestione di una città come Gallipoli, ma non sono disposto ad accettare e tollerare questi atteggiamenti. Per questo motivo continueremo sempre a denunciare, a mettere a nudo questi beceri comportamenti».
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