Con la sentenza di non luogo a procedere si chiude l'inchiesta per evasione fiscale e riciclaggio che ha coinvolto i fratelli Bruno e Simone Acquaviva, 52 e 47 anni; Damiano...
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Le accuse mosse dalla Procura di Lecce sono state smontate dagli avvocati difensori Antonio Savoia, Luigi Corvaglia e Luigi Covella.
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A novembre scorso i finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Lecce, sulla scorta delle indagini condotte con la Procura e con i colleghi del Nucleo di valutazione di Reggio Calabria, avevano provveduto al sequestro per equivalente di 960mila euro, relativi alla presunta tassa sul reddito delle società (Ires) che Bruno Acquaviva - secondo l'accusa - non avrebbe versato nelle vesti di amministratore della Ecosal-Ecologica Salentina.
Gli altri sei indagati nello stesso filone dell’inchiesta - nata dalle acquisizioni di documenti eseguite dai carabinieri del Ros e della Compagnia di Campi Salentina alla Banca di Credito cooperativo di Terra d'Otranto -rispondevano a vario titolo di autoriciclaggio e di un presunto giro di assegni e finanziamenti fatti senza autorizzazione. Ora la sentenza, che scagiona tutti. Leggi l'articolo completo su
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