Senza energia elettrica per otto ore, locali costretti a chiudere: «Così non si può lavorare». E scatta la protesta

Senza energia elettrica per otto ore, locali costretti a chiudere: «Così non si può lavorare». E scatta la protesta
Lavori straordinari sulla rete elettrica: negozi e ristoranti costretti a chiudere anche durante il giorno, quando le norme impartite per far fronte all'emergenza sanitaria...

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Lavori straordinari sulla rete elettrica: negozi e ristoranti costretti a chiudere anche durante il giorno, quando le norme impartite per far fronte all'emergenza sanitaria consentono di restare aperti. E scatta la protesta in viale Leopardi e dintorni, a Lecce. E' proprio un esercente a scrivere alla redazione di Nuovo Quotidiano di Puglia, annunciando la protesta per il prossimo giovedì, 10 dicembre: «Alle 8 manifesteremo civilmente il nostro dissenso verso questa gestione dei lavori che riteniamo ingiusta. Non capiamo infatti perché siamo noi, in questo periodo, gli unici a dover fare sacrifici».

«In questi giorni - scrive M.L. - abbiamo ricevuto comunicazione da parte di Enel distribuzione riguardo ad una interruzione della fornitura di energia elettrica a causa di lavori di manutenzione. Un primo intervento è avvenuto il primo giorno di dicembre, causando la chiusura del locale per 8 ore inclusa l’ora di pranzo, con tutti i problemi del caso relativi al mancato incasso, merce deteriorata. Abbiamo incassato il colpo in silenzio consapevoli che si trattasse di un lavoro straordinario. Pochi giorni fa riceviamo un secondo avviso di interruzione previsto per giovedì 10 dicembre, ancora per 8 ore, ancora nell’ora di pranzo, con l’aggravante che adesso siamo zona gialla e che la perdita prevista (come mancato incasso) sarebbe molto più rilevante.
Abbiamo pertanto contattato Enel distribuzione per chiedere di posticipare le operazioni ed i lavori nelle ore serali o notturne o comunque trovare un modo per garantire la continuità operativa dei nostri esercizi commerciali, ma nulla». Le imprese coinvolte sono circa 20. «E con l'interruzione prevista per giovedì e di otto ore di durata - conclude - prevediamo una perdita di incasso di circa 5.000 euro, tutto per non pagare il turno notturno agli operai».

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Quotidiano Di Puglia