È finito agli arresti domiciliari Vincenzo Refolo, il medico ripreso giovedì mattina dalla telecamera di uno smartphone mentre spintonava, gettava a terra e poi...
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Questo pomeriggio i carabinieri gli hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare ai domicliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Giulia Proto, su richiesta del procuratore capo Leonardo Leone de Castris e del sostituto Massimiliano Carducci.
Risponde di lesioni aggravate dai motivi abietti e futili, il dottore Refolo. Ed aggravate anche dalla qualifica di pubblico ufficiale. La misura è stata chiesta dalla Procura dopo che nella giornata di ieri i carabinieri hanno depositato l'informativa, contenente anche il filmato dell'aggressione, e la denuncia presentata dal paziente picchiato, Foca Bellotoma. I militari dell'Arma hanno acquisito il filmato video che riprendeva l'accaduto e hanno ascoltato a verbale le persone presenti. La denuncia dell'anziano è stata formalizzata ai militari che si sono recati in ospedale dove è stato medicato e poi ricoverato.
Il video amatoriale ripreso da un automobilista che aveva parcheggiato poco distante lo studio del dottore Refolo, ha ripreso la discussione fra medico e paziente alla presenza di due altre persone. Toni accesi ai quali - lo mostra il video - il medico ha reagito con una spinta che ha buttato giù l'anziano. E poi ha infierito prendendolo a calci.
Intervistato dall'emittente televisiva TeleRama, Refolo ha sostenuto che quel paziente lo avesse colpito con la stampella quando si trovavano nello studio. E che fosse particolarmente arrabbiato poiché non era stata ritenuta vaida la ricetta che gli aveva compilato giorni prima.
L'episodio è stato stigmatizzato dal presidente dell'ordine dei medici, Donato De Giorgi, che lo ha segnalato alla commissione disciplina perché adotti un provvedimento di sospensione dall'esercizio della professione. E anche dal presidente della Regione, Michele Emiliano, dal direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, e dal sindaco di Calimera, Francesca De Vito. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia