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Ancora aggressioni in carcere: due nella giornata di ieri a Lecce e Taranto, come denunciato dai sindacati della polizia penitenziaria, che chiedono maggiore sicurezza.
A Lecce, un detenuto affetto da disagio psichico ha improvvisamente aggredito e cercato di strangolare l’agente di Polizia penitenziaria in servizio di vigilanza all’interno della sezione; un altro invece, in preda ad un forte
stato di agitazione psicomotoria, ha prima opposto resistenza al personale di Polizia che cercava di contenerlo, ha poi devastato ed appiccato il fuoco alla cella, infine ha cercato di colpire gli agenti che tentavano di sottrarlo alle fiamme con un piede del tavolo di legno poco prima danneggiato.
Violenza anche nel carcere di Taranto, dove due poliziotti un detenuto di 25 anni avrebbe - secondo quanto riportato dal Sappe, sindacato dei poliziotti penitenziari - allagato la propria stanza e buttato nel corridoio di tutto (comprese feci ed urine). I tentativi di riportarlo alla calma non sarebbero serviti, tanto che
l'uomo ha aggredito due agenti provocando alcune piccole contusioni che sono state poi curate nell’infermeria del carcere. Da qui la richiesta del sindacato: dotare gli agenti di spray urticanti o pistole elettriche, sia come deterrente, sia per potersi difendere.
Quotidiano Di Puglia