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Sofia e Polina sono due bambine fuggite dagli orrori della guerra in Ucraina e attualmente ospiti a Morciano di Leuca. Entrambe sono state accolte tra i banchi dell’Istituto comprensivo di Morciano, Salve e Patù diretto dalla dirigente Veronica Laterza.
La prima accoglienza è avvenuta lo scorso 7 aprile e domani ci sarà il secondo benvenuto.
L'accoglienza nella scuola primaria
«Quella che stiamo scrivendo in questi giorni è una pagina bellissima per la storia della nostra scuola - dichiara la dirigente la Laterza - Abbiamo cercato di creare un ambiente sereno e gioioso che sia da stimolo e speranza per le nostre piccole alunne e per le loro famiglie. In pochissime ore sono state poste in essere strategie volte all’integrazione e all’inclusione grazie all’impegno del personale scolastico, dell’amministrazione locale, del CCRR, delle famiglie e di ARCI Lecce - e conclude – la speranza è che le nostre piccole alunne possano avvertire in nostro abbraccio collettivo e possano trovare un po' di normalità accanto a compagni felici di accoglierle nella nostra grande comunità».
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«Un momento di grande emozione», ha affermato il primo cittadino di Morciano Lorenzo Ricchiuti.
La macchina della solidarietà, in questo paese del Capo di Leuca, sta coinvolgendo proprio tutti.
«Tuttavia - continua -, il palazzo sarebbe un edificio come tanti se non fosse per l'amore e per il profondo senso di solidarietà dimostrato da numerosi cittadini, dalle associazioni del nostro territorio, da tutte le attività artigianali e imprenditoriali, dai medici, dai professionisti e dai Parroci che lo hanno trasformato in una vera e propria casa e che operano per un’accoglienza dignitosa e non solo di soccorso».
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Nei giorni scorsi, la cittadinanza è scesa in piazza animando una fiaccolata che si è snodata per le strade del paese al fine di esprimere il netto dissenso verso gli orrori della guerra.
«In nostro è stato un gesto che vale oggi per l’Ucraina ma che vale sempre contro ogni guerra per una pace che sia davvero universale e duratura».
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