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Condannato a 4 anni di reclusione l’uomo, un 60enne di Copertino, che avrebbe vietato alla compagna di andare dal parrucchiere o dall’estetista, perché ritenuti atti di infedeltà, e in molte altre occasioni l’avrebbe minacciata, anche di morte, e obbligata a subire rapporti sessuali contro la sua volontà.
I maltrattamenti denunciati, sarebbero avvenuti per quasi 5 anni, anche in presenza dei figli minori. Gli episodi finiti a processo, e sui cui nelle scorse ore i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Roberto Tanisi, a latere Elena Coppola e Giovanna Piazzalunga) si sono espressi con sentenza di condanna in primo grado per maltrattamenti, stalking e violenza sessuale a carico dell’uomo, risalgono ad un arco temporale che va dal 2013 al gennaio 2018.
Cosa successe
Quasi cinque anni di violenze e maltrattamenti che hanno reso terribile la vita della donna e la convivenza nelle quattro mura.
Tra i vari episodi fatti emergere dall’accusa, la donna sarebbe stata offesa e costretta a non lavarsi e a non prendersi cura di se stessa. E tra questi atteggiamenti ci sarebbe anche il divieto di andare al parrucchiere o dall’estetista (ritenendo questi comportamenti segno di infedeltà), isolandola da parenti e amici e determinando così nella donna una situazione di terrore e intollerabile convivenza. Per l’uomo quindi, al termine del processo di primo grado, è arrivata la condanna a 4 anni di reclusione. Stabilita una provvisionale di 8mila euro sul risarcimento del danno alla parte civile. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. A seguire, l’avvocato Antonio Romanello, che difende l’uomo, potrà presentare ricorso in appello.
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