Botte, insulti e divieto di andare da parrucchiere ed estetista: condannato a 4 anni

Il verdetto del Tribunale per un 60enne di Copertino

Botte, insulti e divieto di andare da parrucchiere ed estetista: condannato a 4 anni
Botte, insulti e divieto di andare da parrucchiere ed estetista: condannato a 4 anni
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 20:51

Condannato a 4 anni di reclusione l’uomo, un 60enne di Copertino, che avrebbe vietato alla compagna di andare dal parrucchiere o dall’estetista, perché ritenuti atti di infedeltà, e in molte altre occasioni l’avrebbe minacciata, anche di morte, e obbligata a subire rapporti sessuali contro la sua volontà. 

I maltrattamenti denunciati, sarebbero avvenuti per quasi 5 anni, anche in presenza dei figli minori. Gli episodi finiti a processo, e sui cui nelle scorse ore i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Roberto Tanisi, a latere Elena Coppola e Giovanna Piazzalunga) si sono espressi con sentenza di condanna in primo grado per maltrattamenti, stalking e violenza sessuale a carico dell’uomo, risalgono ad un arco temporale che va dal 2013 al gennaio 2018.

Cosa successe

Quasi cinque anni di violenze e maltrattamenti che hanno reso terribile la vita della donna e la convivenza nelle quattro mura.

Inoltre, i giudici hanno disposto per l’uomo il pagamento delle spese processuali e il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 8mila euro in favore dell’ex compagna, costituitasi parte civile con il legale Erlene Galasso. Per il 60enne, anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni e l’interdizione in perpetuo da qualsiasi ufficio inerente tutela, curatela e amministrazione di sostegno e dagli incarichi nelle scuole di ogni ordine e grado. Il pubblico ministero aveva chiesto invece la condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione. Secondo l’accusa, il 60enne di Copertino, avrebbe minacciato di morte l’ex convivente, anche con l’uso di un coltello in un episodio del dicembre 2017, (anche in presenza dei figli minori). In altri frangenti le avrebbe messo le mani al collo, e afferrata per i capelli le avrebbe urlato contro frasi e intimidazioni che l’ex compagna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era costretta ad ascoltare senza poter reagire. Inoltre, con violenza e abusando della propria superiore prestanza fisica, il 60enne avrebbe costretto la donna con cadenza giornaliera ad avere rapporti sessuali completi, contro la sua volontà. 

Tra i vari episodi fatti emergere dall’accusa, la donna sarebbe stata offesa e costretta a non lavarsi e a non prendersi cura di se stessa. E tra questi atteggiamenti ci sarebbe anche il divieto di andare al parrucchiere o dall’estetista (ritenendo questi comportamenti segno di infedeltà), isolandola da parenti e amici e determinando così nella donna una situazione di terrore e intollerabile convivenza. Per l’uomo quindi, al termine del processo di primo grado, è arrivata la condanna a 4 anni di reclusione. Stabilita una provvisionale di 8mila euro sul risarcimento del danno alla parte civile. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. A seguire, l’avvocato Antonio Romanello, che difende l’uomo, potrà presentare ricorso in appello. 

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