Una preziosa collezione di conchiglie, una delle più importanti nel Salento dal punto di vista culturale e scientifico, farà parte molto presto del patrimonio del...
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Il prof in questi anni ha proceduto a una attenta schedatura di ogni singolo esemplare, dedicando a ognuno una foto, l’indicazione del nome scientifico, delle dimensioni e della provenienza. Adesso il professore Giuseppe Piccioli Resta (responsabile scientifico del Laboratorio di Fotografia Subacquea e Monitoraggio dei Sistemi Costieri dell’Università del Salento) si sta occupando in questi giorni di una ulteriore classificazione dei materiali. Si tratta di oltre 1800 esemplari della classe “gastropodi”, di circa 300 della classe “bivalvi”, di una quarantina di conchiglie terrestri e di un migliaio di micro-conchiglie mediterranee, tra cui alcune specie ancora da riconoscere. La più rara e preziosa è certamente la “conus gloriamaris”, un esemplare di circa 1 centimetro che solitamente è possibile scovare a profondità di qualche centinaio di metri e che proviene dalle Mauritius. La collezione comprende anche molluschi marini e terrestri (del Mediterraneo e non) di grande valore biologico, spugne, coralli e altri organismi, nonché vario materiale bibliografico, vetrine e raccoglitori. Una collezione molto significativa, che qualche istituto scolastico ha potuto apprezzare negli ultimi anni e che adesso impreziosirà il patrimonio del parco di Portoselvaggio. Potrà essere, infatti, occasione di approfondimento per gli studenti interessati a tematiche ambientali e naturalistiche ed in particolare quelle riguardanti il mare, nonché come spunto di sensibilizzazione per tutti al rispetto del mare e dei contesti naturalistici.
“È un gesto bellissimo quello del professore Borgia – dice l’assessore all’Ambiente, ai Parchi e ai Musei Mino Natalizio – che ringraziamo infinitamente. Mente lucidissima anche a 94 anni, persona di grande cultura e di estrema sensibilità, ci ha chiesto di valorizzare a dovere questo materiale, che è davvero prezioso dal punto di vista scientifico e che contribuirà ad arricchire il patrimonio culturale della città. Siamo contenti di poter mettere a disposizione di tutti il frutto del suo meticoloso e paziente lavoro di collezione durato decenni”.
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Quotidiano Di Puglia