Cissè, parla il primo allenatore che nel Salento allena i rifugiati

Cissè, parla il primo allenatore che nel Salento allena i rifugiati
Niang Baye Hassane è senegalese e di mestiere fa il mediatore linguistico. Cura in particolare i progetti di accoglienza. Vive a Lecce e lavora in una cooperativa che si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Niang Baye Hassane è senegalese e di mestiere fa il mediatore linguistico. Cura in particolare i progetti di accoglienza. Vive a Lecce e lavora in una cooperativa che si chiama Rinascita. A lui è stata affidata l'idea di mettere insieme una squadra di calcio, con tutti ragazzi richiedenti asilo e ospiti di vari progetti di integrazione. E sino a qualche tempo fa nella sua squadra di Seconda categoria - la Rinascita Salento Refugees di Copertino - c'era anche Moustapha Cissé, il 18enne attaccante guineano che ha fatto gridare al miracolo l'Italia del calcio segnando un gol con l'AtalantaAtalanta dopo un quarto d'ora dal suo ingresso in campo. 

Dalla squadra salentina dei rifugiati al gol decisivo in serie A: la favola di Cissé

Hassane: «Cissé voleva anche imparare a fare il pizzaiolo»

«Cissé si era messo di impegno per fare l’elettricista, ma voleva anche imparare a fare il pizzaiolo – racconta il suo primo mister a La Gazzetta dello Sport - Gli piaceva lavorare ed è sempre rimasto molto umile. Si vedeva che aveva qualcosa in più degli altri». Ma ad avere una marcia in più è anche il mister Niang Baye Hassane che in squadra ha ben undici nazionalità africane rappresentate. E come per ogni panchina che si rispetti, anche uno "straniero": un giovane di Copertino classe 1996.

 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia