Cicirillo alla Cultura: è la quarta donna della giunta Salvemini

Fabiana Cicirillo
Si chiama Fabiana Cicirillo e per lei sarebbe pronta, salvo sorprese dell'ultima ora, la delega alla Cultura nella giunta Salvemini. Al momento dunque il sindaco ha trovato il...

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Si chiama Fabiana Cicirillo e per lei sarebbe pronta, salvo sorprese dell'ultima ora, la delega alla Cultura nella giunta Salvemini. Al momento dunque il sindaco ha trovato il poker di donne per la sua giunta a nove assessori.


Fabiana Cicirillo, architetto, fondatrice dell’Associazione culturale Muse del Salento, già consigliere, vice presidente e segretario dell’Ordine degli Architetti PPC di Lecce, dal 2005 al 2017 e candidata lo scorso 26 maggio nella lista Civica. nata dalla fusione di Idea per Lecce e Una buona storia per Lecce, è il tassello mancante per la composizione del governo cittadino che dovrebbe essere presentato alla città nelle prossime ore.

Una decisione condivisa che nasce da una sorta di mandato che il sindaco Salvemini ha dato proprio a Nico Barletti e Giuseppe Fornari, leader delle due liste poi fusa in una sola: individuare il nome di una donna da condividere e far entrare nell'esecutivo. Un nome condivisio anche dai candidati consiglieri della lista Civica. anche da Angelamaria Spagnolo il cui none tuttavia era circolato nelle scorse ore quale quarta donna in giunta.

I nomi sicuri, invece rispetto alle quote rosa:  Silvia Miglietta, prima degli eletti nella lista di Lecce Città Pubblica; la consigliera sarà probabilmente premiata con un assessorato di maggior peso rispetto a quello della precedente amministrazione. Certa anche la presenza in giunta di Angela Valli, direttore sanitario di Villa Iris e prima suffragata nella lista civica Noi per Lecce vicina a Delli Noci e a Michele Emiliano. Sul terzo nome, invece, la conferma è solo delle ultime ore: in Giunta dovrebbe sedere Rita Miglietta, già assessore all’Urbanistica nei 18 mesi di governo Salvemini.

Qualche resistenza, in realtà, ci sarebbe stata rispetto alle ambizioni di qualcun altro, ma Salvemini andrà per la sua strada: la Miglietta ha “scritto” con il primo cittadino il Piano Coste e le prime bozze del futuro Pug ed era oggettivamente (e politicamente) difficile immaginare che il capo della squadra ne avrebbe fatto a meno. 

Per il resto, il gioco è fatto. Salvemini ha fatto le ultime verifiche tra telefonate riservate e consultazioni, ma si è trattato di passaggi quasi scontati. I nomi sono sul tavolo da tempo. Il Pd avrà due assessorati con la conferma di Sergio Signore e di Paolo Foresio. Coscienza Civica, civica di Delli Noci, avrà un asessorato con l’avvocato Christian Gnoni. E, fine, Sveglia Lecce, l’altra lista legata al vicesindaco, dovrebbe esprimere in Giunta l’imprenditore Marco De Matteis. Come pure va ricordato che, con la scelta della Miglietta all’Urbanistica, Lecce Città Pubblica sarebbe chiamata a “sacrificare” il nome di Pierpaolo Patti, già presidente della Commissione Bilancio. 


Resterebbero fuori i “piccoli”. E, cioè, le liste che hanno portato a Palazzo Carafa solo un consigliere. In questo caso l’anima centrista della coalizione. Per Carlo Mignone, eletto con l’Udc e assessore uscente, si potrebbe aprire la strada della presidenza del Consiglio. Per Alfredo Pagliaro, eletto con Puglia Popolare, una postazione da decidere in un secondo passaggio quando ci sarà da completare la governace del Salvemini II. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia