Due dipendenti lo hanno denunciato ai carabinieri perché le avrebbe costrette a fornire ai clienti prestazioni “extra”, di tipo sessuale, in aggiunta ai...
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Sesso e favori, chieste nuove prove nel processo a carico dell'ex pm Arnesano
Sesso e favori, il pm Emilio Arnesano sospeso dal Csm
L'udienza preliminare si è svolta questa mattina davanti al gup Edoardo D'Ambrosio, mentre l'istruttoria si aprirà il prossimo 1 aprile davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Lecce. In aula ci saranno le due dipendenti accusastrici, una originaria di Taranto e l'altra salentina di Copertino: entrambe si sono costituite parte civile con l'avvocato Nicola Ciaccia. Chiedono un risarcimento di 25mila euro ciascuna.
Le due donne, secondo l'accusa, sarebbero state assunte come massaggiatrici nel 2014, ma di lì a poco si sarebbero rese conto che il proprietario chiedeva fossero disponibili con i clienti, fossero pronte - insomma - a fornire loro anche prestazioni di tipo sessuale. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, che hanno svolto le indagini coordinati dal pubblico ministero Alessandro Prontera, nel centro massaggi a luci rosse numerosi sarebbero stati gli episodi di questo tipo, che venivano poi pagati dai clienti direttamente al titolare del centro. L'84enne, dal canto suo, ha sempre negato ogni addebito, asserendo di non sapere cosa avvenisse dentro le cabine di massaggio. Lo difende l'avvocato Nicola Leo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia