OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Oltre 46mila euro intascati in circa due anni: non batteva lo scontrino e teneva per sé le somme della spesa dei clienti. Un'ex cassiera 34enne di Aradeo - S.C. le iniziali - è accusata di appropriazione indebita aggravata e rischia di finire sotto processo. Lavorava al supermercato Dok di Maglie e per lei è scattata la richiesta di rinvio a giudizio. Già fissata l'udienza preliminare: 4 marzo prossimo, davanti al giudice Alessandra Sermarini
L'appostamento e i controlli dei carabinieri al Dok di Maglie
L'inchiesta è partito dall'ultimo episodio: l’ammanco (che poi si sarebbe rivelato, secondo l'accusa, solo l'ultimo di una lunga serie) scoperto dai titolari del market il 19 novembre 2020 e che, oltre alla denuncia, le costò il licenziamento immediato.
Scontrino stampato e poi annullato: stesso metodo per due anni
Gli ulteriori controlli, a ritroso nel tempo, sono scattati nell'indagine coordinata dal pm Alessandro Prontera. Un metodo applicato in modo quasi scientifico: la cassiera, passava i codici a barre della merce sullo scanner, registrava regolarmente la somma, ma poi, una volta ricevuto il denaro dai clienti, annullava l'operazione non stampando lo scontrino e facendo finta di inserirlo con la spesa nelle buste. Appunto, per un totale di oltre 46mila euro. L'ex commessa è difesa dall'avvocato Francesca Conte. Il titolare del market, con l'avvocato Francesco Maggiore, potrà costituirsi parte civile
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia