Materiale di risulta depositato da due anni: è polemica in Consiglio

Materiale di risulta depositato da due anni: è polemica in Consiglio
Il materiale di risulta depositato in un terreno adiacente al ponte della ferrovia di via Solferino, a Casarano, è diventato oggetto di aspra polemica tra...

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Il materiale di risulta depositato in un terreno adiacente al ponte della ferrovia di via Solferino, a Casarano, è diventato oggetto di aspra polemica tra l’Amministrazione comunale e l’opposizione. Il pietrame doveva essere rimosso entro il 31 dicembre scorso, secondo il documento amministrativo di autorizzazione, ma sta ancora lì e Palazzo dei Domenicani non ha controllato. Da qui è nata la polemica durante l’ultimo Consiglio Comunale tra il sindaco, Ottavio De Nuzzo, e i consiglieri Massimo D’Aquino e Marco Mastroleo che chiedevano perché non si è rispettato il termine stabilito per la rimozione.

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Il deposito di pietrame è lì da due anni


Il pietrame, che si trova all’ingresso della città sulla strada per Taviano e a pochi metri da un sito archeologico, la necropoli medievale, è alto circa tre metri, è delimitato da un cancello ed è depositato in quel punto da almeno il mese di giugno del 2020, ossia da quasi due anni. Lo si desume dall’autorizzazione concessa il 22 maggio 2020 dal responsabile del settore, architetto Andrea Carrozzo, alla ditta “Venna srl” di Taurisano. «Chiedo chiarimenti su quel materiale in via Solferino, nei pressi della necropoli medievale – ha affermato D’Aquino - un accumulo che ha raggiunto l’altezza di almeno tre metri che ancora non si capisce che cosa ci stia a fare lì. E’ all’ingresso della città: non è bello vedere quello spettacolo». Mentre Mastroleo si chiede ha sottolineato «perché quel pietrame, che doveva essere rimosso il 31 dicembre 2021, è ancora lì». Il sindaco, nel rispondere all’interrogazione, non ha saputo dare le ragioni per cui il materiale non è stato ancora rimosso, riservandosi di informarsi e di relazionare in merito alla questione.

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