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Durante le attività di controllo finalizzate al contrasto della pesca illecita, i militari della Guardia Costiera di Gallipoli hanno sorpreso un pescatore sportivo locale a pescare un numero di ricci superiore al normale limite giornaliero nelle acque antistanti la Città Bella.
Sono quasi 900 gli esemplari, ancora vivi, ad essere stati restituiti al proprio habitat naturale dopo l’intervento dei militari.
Un’operazione che si inserisce nelle attività svolte nel Compartimento marittimo di Gallipoli che durante il mese di febbraio aveva già portato al sequestro di 2400 ricci a tre pescatori sportivi. Si rammenta che nei periodi in cui la pesca di questi molluschi è prevista, il limite di cattura di ricci di mare è fissato a 50 esemplari per ciascun pescatore sportivo e di 1000 per ciascun pescatore professionista.
Costantemente impegnato a tutelare l’ambiente marino e la sua biodiversità e a controllare tutta la filiera della pesca, il Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli Enrico Macrì, ha sottolineato che, «visto anche il sostanziale aumento dei fruitori del mare, i controlli in mare e sul litorale verranno intensificati al fine di conservare le risorse ittiche». Inoltre, ha invitato «tutti i consumatori ad acquistare solo prodotti ittici di cui sia certificata la tracciabilità e per la quale sia comprensibile l’etichetta, che deve contenere tutte le informazioni obbligatorie. L’acquisto da venditori non autorizzati, oltre a favorire il depauperamento della fauna marina, infatti, comporta rischi per la salute. Le attività di controllo proseguiranno con lo scopo di preservare e tutelare gli habitat e garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate».
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