Aquila ferita da una fucilata: resterà cieca e non potrà più volare

Aquila cieca
"Lei è un'aquila minore arrivata al Cras (Centro recupero animali selvatici) di Calimera qualche giorno fa. Se notate qualcosa di strano nel suo sguardo, avete...

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"Lei è un'aquila minore arrivata al Cras (Centro recupero animali selvatici) di Calimera qualche giorno fa. Se notate qualcosa di strano nel suo sguardo, avete ragione: è cieca". Lo scrive sulla sua pagina facebook proprio il Cras, in un post in cui è raccontata la triste storia del meraviglioso rapace, che non potrà mai più volare.

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Quattro pallini da caccia in testa

"La causa della sua cecità è da imputare a quattro pallini da caccia, conficcati nel cranio, che hanno danneggiato irrimediabilmente retina e nervo ottico, mentre altri pallini sono sparsi nel suo corpo. A noi non interessa sapere chi ha sparato, se un cacciatore, un bracconiere o semplicemente un idiota che imbracciava il fucile in quel momento. Quello che importa è che la caccia è terminata tre mesi fa e comunque le aquile minori sono animali protetti, proprietà indisponibile dello stato e un bene di tutti".

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Riesce a mangiare da sola

"Chi ha compiuto questo spregevole gesto - prosegue -  ha colpito tutti noi e condannato lei a una vita in cattività. Il suo formidabile istinto selvatico le ha permesso di mantenere la fierezza, infatti non si lascia imbeccare, ha imparato subito a cercare il cibo a terra e a mangiare da sola. Resterà con noi per tutta la sua vita, ma almeno avrà la sua indipendenza". Infine i ringraziamenti: al sindaco di Morciano di Leuca, Lorenzo Ricchiuto, per aver organizzato la staffetta e ad Umberto Fedele delle Guardie per l'Ambiente, per aver recuperato e trasportato l'aquila da noi. Con Enrica Calò.

 

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Quotidiano Di Puglia